Msi, modello a cui ispirarsi. Il bilancio di Mugnai: «Tanti giovani alla mostra»
Le emozioni sono ancora tante in sala, e così la passione politica. Al convegno conclusivo della mostra sul settantennale del Movimento Sociale Italiano organizzato dalla Fondazione Alleanza nazionale, le emozioni dei missini si potevano toccare. L’evento è stato introdotto dal presidente della Fondazione, il sentore Franco Mugnai, che ha seguito la mostra sin dall’inizio, al quale è spettato il compito di individuare il senso di questa manifestazione conclusiva. “Il senso – ha detto Mugnai – è naturalmente dovuto al grandissimo successo che questa mostra ha riscosso, tanto in termini di presenze quanto in termini di contributo al dibattito politico e storico italiano. E mi piace sottolineare che sono stati moltissimi i giovani che hanno visitato la mostra, non solo appannaggio dei “vecchi” missini. Moltissime persone da tuta Italia ci hanno chiesto indicazioni e materiali per poter riproporre la mostra a scala locale, cosa che cercheremo di fare. Quando pensammo questa mostra, pensammo soprattutto che fosse una cosa giusta e doverosa raccontare la vicenda di una straordinaria comunità militante. Fu un’avventura umana e politica bellissima di tutta una comunità militante”. “Sì – ha proseguito Mugnai – perché per fare politica, e per farla bene, bisogna crederci, avere dei valori, la politica non è un mestiere. È bello quando una comunità pensa che la vittoria degli altri sia anche la tua. In definitiva, il Msi è stato un piccolo grande partito che soprattutto oggi può rappresentare un modello di onestà e di modo di amministrare da cui questa Italia può ben ripartire”. “Con questa mostra – ha concluso il presidente della Fondazione di Alleanza Nazionale – noi abbiamo voluto rendere omaggio a tutti i missini e raccontare questa straordinaria esperienza ai giovani”.