Molotov contro la sede del Fn: ma a 10 giorni dal voto la Le Pen è sempre in testa

13 Apr 2017 14:49 - di Bianca Conte

Bottiglie Molotov contro il quartier generale di Marine Le Pen, la leader del Front National non ha dubbi: è stata la sinistra radicale. A dieci giorni esatti dal primo turno delle elezioni presidenziali del 23 aprile, il clima a Parigi si fa incandescente: letteralmente. 

Bombe Molotov contro il quartier generale del FN

L’attacco al Front National, che questa notte ha innescato un incendio doloso nel quartier generale di Marine Le Pen, un affronto contro cui la leader frontista ha già annunciato che sporgerà denuncia, additando come responsabili della vile aggressione «gruppetti di estrema sinistra». Per fortuna l’agguato a colpi di molotov non ha avuto conseguenze gravi, grazie anche all’intervento tempestivo –  intorno alle 3 del mattino – dei Sapeurs-Pompiers arrivati a spegnere le fiamme all’altezza del 262 di rue du Faubourg Saint-Honoré, nei pressi dell’arco di Trionfo, dove si trova appunto la sede frontista parigina. L’incendio, ha riferito in queste ore il portavoce dei vigili del fuoco, è stato «rapidamente domato». Poi, spente le fiamme, è arrivata puntuale la rivendicazione dell’attacco «con cocktail molotov», firmata dal gruppo “combattere la xenofobia” che si è attribuito la responsabilità del gesto. A quanto trapela sul caso, infatti, sembra che un interlocutore anonimo abbia contattato la stampa riferendo contestualmente di aver condotto un’azione simile contro la sede del giornale di destra, Présent.

Le Pen: sono stati gruppi di estrema sinistra

Condannando il vile agguato, il ministro dell’Interno francese, Matthias Fekl, ha parlato di «atti inaccettabili»; in risposta alle dichiarazioni ufficiali rilasciate da Fekl, però, Marine Le Pen, ospite su France 2, ha tenuto a ribadire la gravità di quanto accaduto e a rimarcare l’indadempienza delle istituzioni rispetto a questi «gruppi di estrema sinistra« che il governo lascia che «operino nella totale impunità, con la compiacenza delle istituzioni». Le Figaro, che a quanto accaduto ha dedicato un ampio spazio, riporta anche l’insoddisfazione della leader frontista rispetto a passare richieste di tutela e di condanna rimaste inevase: «Ho chiesto a più riprese, da mesi, la dissoluzione di questi gruppuscoli che sono estremamente violenti», ha denunciato la Le Pen: eppure, a dieci giorni dal primo appuntamento con le urne, è potuto accadere quanto sopra. Intanto, sul fronte delle previsioni di voto, la Le Pen è sempre in testa nei sondaggi…

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