L’ultima promessa di Marine Le Pen: “Con me non ci saranno più stragi”
22 Apr 2017 7:35 - di Redazione
Dopo l’ultima sparatoria jihadista sugli Champs Élysées, Marine Le Pen insiste nel richiamo all’ordine, nell’oltranza contro il lassismo, e nell’attacco al governo uscente. Ma il premier Cazeneuve, fino a pochi mesi fa ministro dell’Interno, le ricorda che è stato Hollande a ripristinare le frontiere, a controllare più di cento milioni di persone, a respingerne 80, a espellere 117 jihadisti schedati. Solo che a 48 ore dal voto, ogni esagerazione è consentita, si legge su “Il Messaggero“.
La candidata del Fronte Nazionale è sicura di essere in testa
Marine Le Pen si proclama gollista, sognando una maggioranza ben più ampia di quella dei pétainisti e dei fautori dell’Algeria francese. Come il generale De Gaulle, come François Mitterrand, anche per lei la Francia vera era la France libre, quella della resistenza, che governava da Londra, e ottenne uno strapuntino al tavolo dei vincitori. E d’altra parte il vero scandalo oggi per lei è l’antisemitismo islamista, con gli studenti ebrei che non escono di casa, e le vecchie della banlieue che vengono defenestrate nel silenzio generale.
Le Pen insiste nell’opera di normalizzazione iniziata sei anni fa
Si batte contro il sistema, anche se sa approfittarne come pochi. Vuole proteggere i francesi dalla globalizzazione, ridare loro sicurezza, lavoro, identità, farli sentire padroni in casa propria, mentre oggi non sono nemmeno più inquilini, ma occupanti senza titolo. Difende il principio della laicità, pure sul codice del lavoro, per contrastare le rivendicazioni comunitariste (velo, carne hallal nelle scuole, piscine separate), ma riconosce anche l’eredità cristiana, certo filtrata dall’illuminismo, che plasma la nostra visione del mondo. Vuole ripristinare la sovranità della Francia, chiudendo le frontiere, sospendendo Schengen, bloccando i migranti. Con lei al potere, niente strage di Nizza, niente Bataclan, niente attentato contro Charlie Hebdo: un immigrato con la fedina penale sporca non avrebbe mai avuto il passaporto, ne un terrorista pluricondannato il permesso di soggiorno. Con lei al potere, sarà la fine dei tecnocrati di Bruxelles e dell’euro, che secondo lei ha portato solo miseria.