Lo chef di Berlusconi: quella volta che battemmo Maradona al San Paolo…
“È come vedere la donna che amo uscire con un altro….”. Da oltre vent’anni Michele Persechini è ai fornelli di casa Berlusconi ed è anche il cuoco ufficiale del Milan per le trasferte all’estero. Ha vissuto in prima persona i 31 anni del club targati Silvio Berlusconi e ora commenta con ”grande commozione” l’addio del “suo presidentissimo” dopo la storica cessione ai cinesi: ”Non finirò mai di ringraziare la famiglia Berlusconi e Galliani per avermi fatto vivere questa magnifica favola”. Persechini si consola con il futuro affidato ai ”tanti giovani che renderanno onore alla maglia rossonera”. A cominciare dal diciottenne portiere Gigio Donnarumma, ”un vero extraterrestre, il ragazzo è nato grande…”. Ieri sera Persechini era ad Arcore, dove ha cucinato il tradizionale menu tricolore (in collaborazione con Paolo e Davide) per la cena del passaggio di consegne tra Berlusconi e il gruppo di Yonghong Li. Seduti allo stesso tavolo, oltre al leader di Forza Italia e all’imprenditore cinese e al suo braccio destro David Han Li, Barbara Berlusconi, Adriano Galliani, l’ad rossonero designato, Marco Fassone, l’ad Fininvest, Danilo Pellegrino e il responsabile business development, Alessandro Franzosi, due interpreti.
Maradona segnò il goal del temporaneo pareggio
Una delle memorie storiche della società milanista, lo chef ricorda un episodio in particolare della ”lunga cavalcata rossonera”: la sfida decisiva per lo scudetto al San Paolo del 1° maggio 1988, vinta dal Milan di Arrigo Sacchi per 3 a 2 contro il Napoli di Diego Armando Maradona. Dopo otto lunghissimi mesi di rincorsa, i rossoneri arrivano allo stadio di Fuorigrotta a un solo punto dalla squadra di El pibe de oro, quarantadue punti a quarantuno. Decisivi furono i goal di Virdis (doppietta) e Van Basten. Maradona segnò il momentaneo pareggio allo scadere del primo tempo, con una delle sue magiche punizioni. Più che la gioia di tanti scudetti e coppe europee – dice Persechini – non dimenticherò mai quella domenica a Napoli”, che segnò i sorpasso del Milan sugli azzurri e segnò la volata verso la conquista dell’undicesimo scudetto della storia rossonera. “Al termine della partita, il pullman del Milan lasciò lo stadio tra gli applausi del pubblico partenopeo. Si parla tanto oggi di fair play, ma una sportività verso gli avversari come quella dei tifosi napoletani non l’ho mai vista in tutti questi anni. È stata una giornata bellissima per noi, ma soprattutto per lo sport”, conclude.