Lega, Bossi spinge verso Berlusconi. Salvini: e allora candidati tu a leader
Nuove scintille tra nuovo e vecchio leader della Lega Nord Matteo Salvini e Umberto Bossi. L’occasione è stato il Consiglio federale di oggi a Milano, che ha ufficializzato le primarie per il 14 maggio e ha confermato la convocazione del Congresso federale ordinario domenica 21 per il rinnovo dei vertici del partito. L’unico voto contrario al regolamento e alle modalità congressuali è stato quello di Umberto Bossi. “Voto no, perché tu Salvini vuoi fare un Congresso non sul programma ma sulla persona”, si sarebbe sfogato il Senatùr a quanto si apprende. “Ti sei lamentato per la mancata celebrazione del Congresso e ora cosa c’è che non va?”, avrebbe sbottato Salvini, invitando Bossi a scendere in campo. “Allora, Umberto, perché non ti candidi tu alla segreteria?”, avrebbe chiesto il leader di via Bellerio. Pronta la replica del presidente federale: “Non mi candido, perché non voglio legittimare un Congresso antidemocratico… “. Non è la prima volta che Bossi punta i piedi. Da tempo l’ex leader critica la linea politica di Salvini, a cominciare dal nodo delle alleanze elettorali (Bossi spinge per una conferma dell’asse con Forza Italia alle prossime politiche). Il forte legame con Silvio Berlusconi (spesso i due si vedono ad Arcore) non viene visto bene dai salviniani, che non si fidano del Cav.
Bossi è sempre più isolato nel partito
Allo stato, Bossi si ritrova isolato e in minoranza nel partito, visto che al Consiglio di oggi, il regolamento proposto da Salvini è stato votato anche dalla cosiddetta ala nordista, comprensiva anche del fronte dei maroniani, che in precedenza aveva manifestato molte perplessità su questa normativa. L’ala nordista, spiegano, stavolta ha deciso di votare il regolamento perché sono state accolte delle modifiche, raccontano, che, almeno sulla carta, prevedono le condizioni minime indispensabili per la presentazione di una candidatura alternativa a tutela della minoranza, garantendo così un Congresso più aperto e democratico e non sulla persona, come accusa Bossi. Allo stato, sono due i candidati in campo schierati dall’ala nordista della Lega: il deputato Gianluca Pini e Gianni Fava, assessore regionale in Lombardia all’Agricoltura. Il luogo del prossimo Congresso sarà reso noto nei prossimi giorni. A sostegno dei candidati segretari possono firmare tutti i militanti che abbiano un anno di anzianità. Ogni militante, spiega una nota del partito, “avrà la possibilità di esprimere una preferenza e si potrà votare in ogni sezione del movimento”. I candidati che avranno raggiunto il sostegno di almeno mille militanti possono proporsi per la carica di segretario federale. Le primarie si svolgeranno domenica 14 maggio mentre domenica 21 i delegati al congresso confermeranno l’esito delle primarie e rinnoveranno l’intero Consiglio federale. Anche in caso di candidato unico per la segreteria il congresso si terrà comunque domenica 21 maggio. “Sarà una bellissima occasione di partecipazione, di ascolto, di proposte per il futuro e di democrazia non solo virtuale come per i grillini -dice Salvini – ma che coinvolgerà migliaia e miglia di persone in carne e ossa”.