La Raggi: “Grazie Anpi”. La rete si indigna: “Partigiani collusi col peggior comunismo”

7 Apr 2017 13:16 - di Guglielmo Federici

Raggi e Anpi un binomio di cui la città aveva proprio un gran bisogno. Una lezioncina di storia improbabile, impartita dalla “maestrina” sindaca, mentre a Roma regna il vuoto pneumatico è quanto di peggio poteva capitare. Si sa, i romani sono rassegnati. Con una città fuori controllo, abbandonata, sporca e insicura, che vuoi di più? Meno male che l’Anpi c’è… Nel disastro generale, dunque,  c’è sempre la possibilità di dare il peggio. E la Raggi c’è riuscita da dieci e lode: usare la retorica resistenziale per colmare, appunto, il vuoto che regna sovrano nel Campidoglio dacché lei è sindaca.  Eccola imparare a pappagallo una delle più indigeste e faziose pagine di antifascismo, un’elogio dell’Anpi in pompa magna nel corso di una giornata inutilmente “regalata” all’Associazione nazionale partigiani, che ha così potuto parlare del suo passato, del suo presente e del suo futuro. Al che, sul profilo Fb della Raggi un romano, Flavio Di Persio, posta semplice semplice: “Sindaco, ci spiega dopo un anno di tempo che cazzo avete fatto?”. Come dire, a noi dei partigiani e dell’antifascismo interessa il giusto: che ne dice di occuparsi di Roma e non cambiare discorso per far scattare l’applauso dal “soccorso rosso”?

Raggi e l’Anpi: “A Virgì, te distrai co ‘ste ca…”

Il convegno dell’Anpi – che tutti i romani certamente attendevano, in cima alle loro  priorità –  è stato salutato dalla sindaca così:  “Ho avuto l’onore di dare all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia il benvenuto nello stesso luogo in cui nacque il 6 giugno del 1944: in Campidoglio”. Lo scrive su Fb aggiungendo: “La nascita dell’Anpi è stato uno dei primi atti che segnarono il ritorno alla vita delle romane e dei romani, dopo la lunga occupazione della città da parte dei nazi-fascisti. La libertà e la democrazia vinsero”.  “Oggi – prosegue – dobbiamo ringraziare quelle donne e quegli uomini che hanno combattuto per restituire a noi un Paese libero”. Indigesta lezione da parte di una sindaca che tenta di improvvisarsi storica di lungo corso, naturalmente e “boldrinianamente” antifascista. 

Dal profilo Fb della Raggi: “Inviti i profughi istriani e giuliani”

Gli utenti Fb non gliele mandano a dire: grazie a chi?, ai partigiani? “ad una associazione inutile pappatoia, protettori di rom e vecchi collusi del peggior comunismo russo e slavo. Insomma grandi democratici…”, posta Vittorio MrThink Salamelecchi. Anche chi ammette di averla votata è sconcertato: Mario Fioriti scrive, “Ora andrebbero invitati pure i profughi istriani e giuliani del medesimo quartiere romano. Chiederle scusa per gli eccidi commessi dai partigiani cara sindaca che ho pure votato!!”. 
Danilo Pirro scrive: “Lavoriamo ad un progetto di memoria condivisa e non solo di una parte. Non tutti i partigiani hanno lottato per la libertà, alcuni sognavano un’Italia Paese del socialismo reale…”. Già. E Mario Bonato commenta: “Prima di parlare di partigiani,vedi di capire chi sono, erano e saranno……ma non eri nata e non puoi avere una propria opinione……a meno che non telo abbia spiegato grillo o esista un manuale ad hoc della Casaleggio associati! ……sparite,avete rotto abbastanza….

“Ma se nemmeno ti sei presentata alle Fosse Ardeatine”

Valentina Serio, “sobriamente” chiede alla Raggi: “non ho capito Virgì…ti stanno distraendo co ste cazzate?! Vogliamo vedere il cambiamento, niente più bancarelle sui marciapiedi, manto stradale perfetto in tutta Roma, e niente macchine parcheggiate in doppia fila. Chiediamo tanto??? Non credo”. Ancora, Riccardo Ivaldi le interroga sulla sua presunta sensibilità storica, visto che va a corrente alternata: “Ma se nemmeno si è presentata alle fosse ardeatine perché impegnata a fare lo slalom. Di cosa parliamo ?? Di più di 70 anni fa ??pensi ad oggi con le buche coperte a chiazze! Lei è un clone di Vendola !” E con questo chiudiamo noi: “A Virgì, la storia, lasciala a chi l’ha studiata, che fai più bella figura!

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