In vendita i diritti della canzoni di Battisti e Mogol. Tutta colpa di Vivendi
L’eredità canora di Lucio Battisti e Mogol affidata alla volontà di Bolloré? Questo è infatti il singolare destino di brani musicali che, come è stato detto, rappresentano la “colonna sonora” della giovinezza dei cinquantenni d’Italia. Ma come si sa Battisti è un cantautore per tutte le generazioni, cantato, ascoltato e suonato anche dai giovani e giovanissimi. Una colonna portante della tradizione melodica italiana, così come i brani scritti da Mogol sono ormai considerati poesia pop.
Accade però che, come riporta Repubblica.it, la società che possiede i diritti delle canzoni, la Acqua Azzurra srl, sia in liquidazione per disaccordo tra i soci. “A non voler continuare nell’avventura – scrive il sito – è la Universal che controlla la Ricordi, che a sua volta fa capo alla Vivendi di Vincent Bollorè e che ha una quota del 35% della società padrona dei diritti di brani come “Mi ritorni in mente”, “Emozioni”, “Pensieri e parole”, “La canzone del sole” e “Il mio canto libero“. Gli altri soci sono con il 56% Aquilone srl (detenuta pariteticamente dalla vedova di Lucio Battisti, Grazia Letizia Veronese e dal figlio Luca) e al 9% L’altra Metà srl (controllata all’89% da Mogol, all’anagrafe Giulio Rapetti, al 10% da Alfredo Rapetti e all’1% da Carolina Rapetti). La vendita non vuol dire che gli eredi di Lucio Battisti e Mogol non continueranno a ricevere una percentuale dagli incassi derivanti dallo sfruttamento delle canzoni. Per legge e per contratto, infatti, è previsto che chiunque comprerà il catalogo continuerà a versare loro quanto dovuto”.
La messa in liquidazione della società scaturisce da una decisione presa a marzo. Si è stabilito di “porre in essere le attività ritenute utili e/o necessarie per il miglior realizzo dell’intero catalogo editoriale”. La richiesta ai liquidatori è quella di promuovere “la vendita in blocco” entro il dicembre 2017 onde evitare di svalutarne il prezzo di realizzo vendendo canzone per canzone.