Gli 80 anni di Jack Nicholson: successi e amori di un mito vivente. Ecco le sue 5 scene migliori (Video)

22 Apr 2017 12:16 - di Priscilla Del Ninno

Bello, dannato, anticonvenzionale, cinico e appassionato: semplicemente Jack Nicholson – al secolo John Joseph Nicholson – indimenticabile protagonista di Easy Rider e di Shining, di Qualcuno volò sul nido del cuculo e di Chinatown, de Il postino suona sempre due volte come di Voglia di tenerezza, solo per citare alcuni dei suoi più rinomati e poliedrici successi, compie oggi 80 anni. Ed è ancora uno splendido ottantenne. Fedele al suo mito e alla sua maschera cinematografica. Un attore e un personaggio che è in pole position per interpretare un film sul Cavaliere, per cui ha già dato la sua disponibilità.

Jack Nicholson compie oggi 80 anni

Un personaggio, il suo, in cui l’uomo e l’attore convergono indissolubilmente, come in solo pochissimi altri casi. Un’esistenza, la sua, in cui il privato – specie i primi, difficili anni della sua vita – e le luci della ribalta sono funzionali, l’uno all’altra; alla definizione del suo carisma umano e professionale. Alla creazione di una leggenda vivente partorita e cresciuta ad Hollywood, capace di resistere a mode cinefile e ad epopee spettacolari. Di sopravvivere a lutti e separazioni. Di gestire successo e momenti di buio. Di prestare volto e inimitabile sguardo, una peculiarità personalissima, dovuta anche a quelle sopracciglia a punta che continuano a incrementare unicità e riuscita di una mimica istrionica capace di declinarsi a note drammatiche, come ad accenti romantici. 

Jack Nicholson, la maschera e il volto

Un’esistenza difficile, quella di Jack Nicholson, a cui il riscatto cinematografico non è servito a redimere certe sue intemperanze caratteriali, quella sua irresistibile inclinazione ad essere sopra le righe e oltre gli schemi. Nato da una madre sedicenne abbandonata dal marito, un alcolizzato andato via di casa prima che l’attore nascesse, Nicholson ha sempre creduto che sua nonna fosse sua madre e che le sue due figlie – le zie di Jack – fossero sue sorelle; per scoprire solo a 37 anni la verità delle relazioni familiari (e dei suoi drammatici intrecci e sviluppi). A 17 anni, nel frattempo, si era trasferito a Los Angeles, dove iniziò la sua carriera nel cinema: si iscrisse al corso di arte drammatica di Jeff Corey, dove trovò come maestro Martin Landau. E sempre a Los Angeles, quindi, approfondì le amicizie con Dennis Hopper e Roger Corman, (che lo diresse nel suo primo film La piccola bottega degli orrori, 1960. Quelli sono anche gli anni del suo primo matrimonio con Sandra Knight: l’unione, però, durerà appena cinque anni, dal 1962 al 1967.

Un mito di sempre, una leggenda vivente

Il resto è la storia della crescita dell’antieroe per antonomasia del cinema americano, incarnato da Nocholson come da altre stelle hollywoodiane, poche, in verità, del perdente, dello sbandato attanagliato da forze che non può né sopraffare, né contenere, ma che riesce a cavalcare con coraggio e fragilità, provocando e cedendo. E, sempre, omaggiando il grande cinema: dal suo primo grande successo con Easy Rider (di Dennis Hopper), nel quale si fa notare col suo strampalato discorso sui Venusiani, film manifesto di quegli anni, e che gli procura la sua prima nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista. Un cinema in cui Jack Nicholson ha dato corpo e spessore a tutto: dalla follia (Qualcuno volò sul nido del cuculo di Milos Forman e Shining di Stanley Kubrick), alla mafia (L’onore dei Prizzi di John Huston) fino alle sue iperboli romantiche magistralmente domate in Voglia di tenerezza (James L. Brooks), Qualcosa è cambiato (James L. Brooks), e Tutto può succedere di Nancy Meyers.

Sempre fedele al cinema, mai alle donne

Una carriera in continua ascesa, la sua, che lo ha accreditato come uno degli artisti più richiesti dai più grandi registi del momento e culminata in 10 nomination all’Oscar, la statuetta vinta poi tre volte, con Qualcuno volò sul nido del Cuculo, Voglia di Tenerezza (1983) e nel più recente Qualcosa è cambiato (1997). Fedele sempre e solo al suo personaggio, e mai alle donne con cui ha intessuto anche lunghe relazioni: non per niente Anjelica Huston che con lui ha vissuto per oltre 13 anni, di Nicholson ha sempre detto: “Jack non sa proprio cosa sia la fedeltà”. Un’affermazione sicuramente condivisa anche da Rebecca Broussard, dalla quale l’attore ha avuto due figli. Auguri! Ecco raccolte in un video le sue scene migliori.

 

 

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