Folle idea a Nuoro: un migrante per ogni casa. Rabbia e proteste
Un rifugiato in ogni casa. Nuoro insorge di fronte a una sconcertante alzata di ingegno. “La notizia del bando che il comune di Nuoro ha predisposto per garantire alloggio e prospettive di lavoro ai migranti è una vergogna e ancor più gravi e inaudite le parole spese per giustificare il bando”. le opposizioni di centrodestra e non solo insorgono. Già, il 95 % dei costi di tale operazione «sarà a carico dello Stato», ossia a carico dei nuoresi. Non si vergogna a dirlo il sindaco Andrea Soddu. I cittadini nuoresi sono sul piede di guerra, allibiti che il comune di una città che conta un alto tasso di disoccupazione giovanile possa invertire l’ordine delle priorità a svantaggio dei propri cittadini. L’obiettivo del comune è infatti non solo quello di garantire vitto e alloggio, ma anche una prospettiva lavorativa ai migranti, precisa l’assessore ai Servizi sociali Valeria Romagna, dimenticando che si tratta di prospettive che non hanno neanche i cittadini italiani chissà per quanto tempo ancora. I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia e del Movimento Cristiano Forza Popolare attaccano la giunta comunale guidata da Andrea Soddu per aver istiuito un bando per l’accoglienza dei migranti che sono arrivati in Sardegna a frotte proprio qualche giorno fa a bordo della nave Siem Pilot.
“Pensate prima ai disoccupati nuoresi”
“La vera emergenza sono i disoccupati nuoresi – sostiene Fratelli d’Italia – I proclami buonisti non hanno senso se prima non si danno risposte ai nostri giovani, ai tanti disoccupati o a chi è costretto a vivere grazie alle pensioni dei genitori. L’accoglienza costa e a Nuoro sembra che non ci siano soldi per fare niente”. “Non siamo d’accordo – prosegue FdI – con l’idea di combattere lo spopolamento con la sostituzione identitaria delle nostre genti. Così si favorisce l’integrazione? Si possono privilegiare gli altri a danno dei nuoresi? Un cittadino in difficoltà può contare su psicologi, avvocati e servizi totalmente gratuiti messi a disposizione dal Comune?”. La risposta è no.
Il “kit” per i migranti: mediatori culturali, psicologi, legali
Ecco cosa propone il bando: i proprietari della casa avranno in cambio solo un canone di locazione. Per il resto ponti d’oro ai migranti: «Le case devono avere determinati requisiti – prescrive il bando – devono avere l’impianto elettrico a norma, il riscaldamento e una Tv». Non solo. «Ma mettere a disposizione un alloggio non è condizione sufficiente per l’accoglienza – ricorda l’assessore – Le famiglie, infatti, devono poter contare su mediatori culturali, psicologi e legali che accompagnino la loro esperienza d’ accoglienza». E i soldi? «Il 95% del finanziamento è a carico dello Stato».