Firme false M5S, mano dura di Grillo sui tre ribelli: dategli nuove sanzioni
Beppe Grillo invoca nuove sanzioni contro i tre deputati nazionali dell’M5S, Riccardo Nuti, Giulia Di Vita e Claudia Mannino, sospesi dai probiviri per la vicenda delle firme false e sui quali pende una richiesta di rinvio a giudizio assieme ad altri undici militanti del Movimento. L’accusa, formulata dal leader pentastellato su Facebook, è di aver «attaccato il candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle a Palermo» Forello e di aver fatto «considerazioni sulla magistratura che non coincidono con i nostri principi».
Continua lo scontro dentro il Movimento tra il fronte dei deputati nazionali, quindi Nuti, Di Vita e Mannino, e la base regionale siciliana.
Una frattura che si è acuita all’indomani della richiesta di rinvio a giudizio per 14 indagati, tra cui i tre deputati nazionali, che hanno parlato di «una montatura ben organizzata» e i consiglieri regionali La Rocca e Ciaccio.
«Ha ragione Luigi Di Maio, le espulsioni dal Movimento 5 stelle conseguono alla condanna in primo grado. Tuttavia, i deputati regionali della Sicilia Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio dovrebbero essere espulsi dal Movimento, in quanto hanno confessato d’aver partecipato alla vicenda delle firme per le ultime comunali di Palermo. Che abbiano assunto il ruolo di accusatori non elimina le responsabilità penali che i due hanno ammesso, apparendo all’opinione pubblica come paladini e, dunque, estranei», dice il terzetto di deputati nazionali.
Quanto alle firme false, «la perizia calligrafica ordinata dalla Procura è chiarissima per La Rocca – dicono i tre ribelli – riconoscendo la corrispondenza delle lettere di un’intera parola. Nel caso di Nuti essa esclude qualsiasi compatibilità e nel caso di Di Vita e Mannino non perviene ad alcuna certezza di compatibilità».
Una presa di posizione che ha fatto irritare Grillo. Lui annuncia: «verrà chiesto ai probiviri di valutare nuove sanzioni oltre a quelle già applicate. Ho anche chiesto ai capigruppo del MoVimento 5 Stelle di raccogliere le firme dei parlamentari necessarie per indire la votazione dell’assemblea dei parlamentari per procedere anche alla sospensione temporanea dal gruppo parlamentare dei sospesi, fino a che sarà in vigore la loro sospensione dal MoVimento 5 Stelle come già stabilito dai probiviri».