Coltivavano marijuana in una serra tecnologica zeppa di telecamere
Due fratelli di Monte Compatri avevano studiato nei minimi dettagli come coltivare marijuana e passare inosservati. Nessun sospetto, perché la loro serra era fuori dall’abitazione. La osservavano attraverso le telecamere in modo da non entrare mai e non essere individuati. C’era di tutto: l’irrigazione, la ventilazione, l’illuminazione. E i due controllavano a distanza che le “piantine” fiorissero. I giovani “coltivatori diretti” con serra domotizzata e un loro “socio” di Rocca Priora sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Rocca Priora. Sono accusati di detenzione e produzione di sostanze stupefacenti.
La serra “speciale” di marijuana
I ragazzi avevano dato vita, nella casa dei fratelli, a una fiorente attività di coltivazione di marijuana grazie a una serra “speciale” in grado di provvedere autonomamente alle esigenze delle piante. I giovani, evidentemente appassionati di domotica, avevano non solo allestito la “solita” tenda da campeggio schermata internamente a mo’ di serra, ma l’avevano dotata di impianto di irrigazione, ventilazione e illuminazione completamente indipendenti e, addirittura, di un sistema di videosorveglianza grazie alla quale i “coltivatori diretti” potevano seguire a distanza le fasi di crescita della cannabis. L’attrezzatura è stata interamente smantellata e sequestrata insieme a 40 grammi di marijuana già pronta per essere venduta e contenuta in un barattolo, 6 piante in accrescimento alte 1,5 mt. e una decina di dosi di hashish. I giovani sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.