Centrodestra, Salvini spinge per la federazione: no alla lista unitaria
«Listoni unici del centrodestra alla vista non ce ne sono. La Lega è la Lega, quindi un conto è parlare di federazione, cercare di riunire tutti coloro che pensano ad un’Italia diversa e a un’Europa diversa rispetto a quelle di oggi. Altro conto è parlare di lista unitaria». Lo dice il segretario della Lega, Matteo Salvini, ai microfoni di Radio Padania. Il nodo della coalizione non è ancora sciolto, ora c’è la tappa del congresso.
La Lega, il congresso e i rapporti con il centrodestra
Al congresso «chiederò alla nostra gente se quello che ho fatto e sto facendo ha il gradimento e può andare avanti, senza dissonanze», aggiunge. «Il fatto che la battaglia debba essere combattuta a livello nazionale per poi riorganizzare l’Italia in senso federale penso sia chiaro a tutti. Cosa meglio di un congresso per sancire il fatto che questa è la linea? Non è il tempo del litigio, voglio e penso che sia un congresso costruttivo, positivo, con indicazioni chiare, gli avversari sono fuori, l’avversario si chiama Renzi, Alfano, Grillo, non voglio più voci di fondo che contestano e polemizzano qualunque cosa si faccia. Si fa il congresso e poi si parte come una comunità, in battaglia».
Salvini sulla strage di San Pietroburgo
Poi Matteo Salvini parla della strage di Russia: «Il sangue che purtroppo è arrivato a scorrere anche a San Pietroburgo ci dice che il nemico non sono le fake news, il populismo; il nemico si chiama terrorismo ed estremismo islamico e va combattuto con ogni mezzo necessario ovunque».