Antibergogliani a convegno: «Il Papa si è accorto che la famiglia è sotto attacco?»
Il titolo del convegno è fin troppo esplicito: “Fate chiarezza”, dove l’imperativo è rivolto nientepopodimeno che a Papa Bergoglio mentre il tema da illuminare è l’Amoris laetitia, l’esortazione post sinodale sulla famiglia fortemente voluta da Francesco. Ad un anno esatto dalla sua pubblicazione, laici da tutto il mondo si sono dati appuntamento a Roma, in un albergo di via della Conciliazione, a due passi dal Vaticano, per discutere soprattutto sui dubia (i dubbi) sollevati sull’Amoris laetitia da quattro cardinali emeriti: Brandmuller, Burke, Caffarra e Meisner. Dubia ai quali il Papa non ha risposto ma che i sei relatori chiamati ad analizzarli non hanno esitato a definire «necessari», dal momento che «oggi i sacramenti oggi sono minacciati».
Perplessità sull’Amoris Laetitia del Papa
Al di là dei toni felpati, tuttavia, non è difficile scorgere nelle parole dei sei esperti più di una critica al documento sinodale sulla famiglia. Di sicuro una fortissima preoccupazione è riecheggiata nell’intervento di Riccardo Cascioli, direttore del Timone e de La Nuova Bussola Quotidiana nonché organizzatore del convegno: «La cultura dominante sta cambiando la Chiesa. Ci si aspetta che le ragioni di chi nella Chiesa nutre perplessità ed è preso da disorientamento per certi modi in cui è stata presentata e applicata l’Amoris Laetitia vengano prese seriamente in considerazione innanzitutto dai vertici vaticani. Ciò implica ovviamente che il Papa risponda ai dubia». È toccato invece al canadese Douglas Farrow, docente di Pensiero Cristiano presso la McGillUniversity, mettere in guardia sul fatto che «Oggi in alcuni luoghi la metà dei matrimoni finisce con il divorzio».
«Più coerenza tra magistero e tradizione»
Più volte è stato citato il cardinale Robert Sarah, prefetto della congregazione per il culto divino, tra i porporati più tradizionalisti della curia. Il giornalista tedesco Jurgen Liminski ha sottolineato che «l’indissolubilità del matrimonio è un bene per la società» e che «nessuno Stato solidale può essere
costruito senza la famiglia». Infine, Claudio Pierantoni, studioso delle controversie cristologiche e di sant’Agostino, ha rivendicato la «necessaria coerenza tra magistero e tradizione».