Allarme sicurezza: a Milano e Roma è boom di vendite per videosorveglianza
Il problema della sicurezza nelle città e nelle case è diventato uno dei temi più sentiti dagli italiani. Lo rivela una ricerca di Idealo, il portale di comparazione prezzi per gli acquisti digitali, che ha condotto una ricerca territoriale su paure, abitudini e ricerca della sicurezza dei nostri connazionali.
Milano guida la classifica delle città con il maggiore allarme sicurezza
Quali città e quali regioni sono più sensibili in Italia al problema della sicurezza? Nel periodo preso in esame, da ottobre 2016 a marzo 2017, la città dove si cercano di più queste soluzioni è Milano, con il 29,8%. A seguire Roma (14,2%), Torino (5%), Napoli (3,5%) e Bologna (2,5%). A livello regionale, invece, troviamo in testa la Lombardia, con il 17,3%, seguita dal Lazio (11,6%), dal Friuli-Venezia Giulia (8,3%), dal Piemonte (7,9%) e dalla Liguria (7,7%).
La sicurezza passa anche per gli spioncini digitali
I prodotti più cercati, in tema di sicurezza e videosorveglianza, sono gli spioncini digitali, con una percentuale di attenzione piuttosto netta, pari al 65,9% delle intenzioni di acquisto. Si tratta di telecamere di sorveglianza che, camuffate da semplici spioncini, diventano praticamente invisibili dall’esterno. A seconda dei modelli, permettono anche di scattare fotografie o effettuare delle riprese video. La loro presenza nella prima posizione della classifica è probabilmente legata al fatto che si tratta di ottimi deterrenti, acquistabili con una spesa abbastanza contenuta e installabili senza particolari interventi.
Per la sicurezza è boom di telecamere di sorveglianza
Subito dopo gli spioncini troviamo le generiche telecamere di sorveglianza, con il 19%; entrando maggiormente nel dettaglio delle specifiche tecniche è possibile individuare le telecamere IP, con il 3,3%, quelle wifi/wireless, con il 3,2%, a infrarossi, con il 2,5%, o quelle mini, con il 2%). Si registra anche un’attenzione, ma solo nei primi mesi del 2017, per le telecamere dome di ultimissima generazione (con l’1,8%). In classifica figurano anche le telecamere finte, in sesta posizione, con il 2,4%, a testimonianza del fatto che l’interesse degli italiani si volge anche verso soluzioni che possono funzionare da deterrente, anche solo “ideale”, verso i malintenzionati.
Sulla sicurezza il “bonus sorveglianza” è una goccia nell’oceano
«Sentirsi e far sentire la popolazione al sicuro è una questione importante e anche una priorità dello Stato – spiega Antonio Pilello, responsabile della comunicazione di idealo per l’Italia – Basti pensare, ad esempio, al decreto attuativo di fine 2016, con il quale il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha definito le modalità per avere accesso al cosiddetto “bonus sorveglianza”, un credito d’imposta del 100% per chi nel 2016 ha speso per acquistare videocamere e sistemi, un progetto per il quale sono stati stanziati 15 milioni di euro». Una somma che è una goccia nel mare, rispetto alle reali esigenze degli italiani. Ma per i governi a guida Pd la sicurezza non è mai stata una priorità.