Latte e formaggi, al via l’etichettatura: ecco cosa cambia
Da domani l’origine del latte e dei derivati, come formaggi, yogurt, dovrà essere indicata in etichetta in modo chiaro, visibile e facilmente leggibile. Il Mipaaf in una nota illustra quali saranno le diciture utilizzate.
Latte, ecco le indicazioni obbligatorie
a) Paese di mungitura: nome del Paese nel quale è stato munto il latte;
b) Paese di condizionamento o trasformazione: nome del Paese in cui il prodotto è stato condizionato o trasformato il latte. Qualora il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, confezionato e trasformato nello stesso Paese, si può utilizzare una sola dicitura, ad esempio: “Origine del latte: Italia”.
Le varie fasi
Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di più Paesi, diversi dall’Italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: latte di Paesi Ue: se la mungitura avviene in uno o più Paesi europei; latte condizionato o trasformato in Paesi Ue: se queste fasi avvengono in uno o più Paesi europei. Se le operazioni avvengono al di fuori dell’Unione europea, verrà usata la dicitura “Paesi non Ue“. Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all’origine e il latte fresco già tracciato.