Zoggia lascia il Pd e va con Bersani: il partito è sconnesso dalla vita reale
Davide Zoggia, deputato del Pd, ha annunciato il suo addio al partito. Aderirà al nuovo soggetto dei Democratici e progressisti. Zoggia ha spiegato così le sue ragioni: ”Ci sono dei momenti in cui ti scorrono davanti delle immagini, dei frammenti della tua vita. Questo, per me, è uno di quei momenti. Sono assalito da mille pensieri e rivedo, come in un film, tutta la mia storia politica vissuta nel partito in cui ho militato fino a ieri. Il partito mi ha consentito di vivere momenti belli, meno belli, di prendere decisioni importanti per le comunità. Ho fatto la classica trafila, le tappe amministrative, la segreteria nazionale, il parlamento. Il partito mi ha insegnato ad ascoltare e a resistere. Mi ha dato grandi soddisfazioni, mi ha recuperato quando ho perso, mi ha insegnato a comprendere meglio le idee e i comportamenti delle persone”.
Ma nonostante questo per lui è giunto il momento di dire basta a una deriva contro la quale afferma di avere lottato strenuamente: “Molti in questi giorni mi hanno chiesto perché non abbiamo provato a lottare dentro il Pd, per cambiare le cose, per rimotivare molti elettori delusi. A questi amici rispondo che noi abbiamo combattuto strenuamente in questi anni contro la deriva del Pd. Molti di noi (me compreso) non hanno votato il job-act, la buona scuola, la leggeelettorale (Italicum), non hanno votato a favore della riforma costituzionale nel referendum confermativo. Niente, Renzi e la sua maggioranza sono andati avanti senza la minima esitazione. Non si sono accorti del grido di dolore che proveniva da gran parte dell’elettorato di centrosinistra”.
Per Zoggia ormai il Pd è un partito “governato con il metodo del centralismo democratico pur non essendo ormai più un partito. Discussioni assenti, asfittiche, circoli aperti grazie alla buona volontà e all’impegno di bravi militanti. Per il resto deserto. Sconnessione con la vita reale. Il Pd è snaturato, io credo, in maniera irrimediabile”. Il congresso a suo avviso non potrà cambiare le cose perché ha il solo scopo “di rilegittimare Renzi”.