Turismo, in settimana bianca 5 milioni di italiani. Ma la crisi si sente ancora
Sono quasi 5 milioni gli italiani che non hanno mancato o non mancheranno l’appuntamento con la settimana bianca. Si tratta del 5,9% in più rispetto allo scorso anno. Arrivano quasi al doppio, poi, gli italiani che, pur non passandoci una settimana, hanno comunque scelto di fare una puntatina nelle località sciistiche. Si parla, infatti, di circa 9,5 milioni di persone.
Il 97% dei vacanzieri ha scelto di restare in Italia
È quanto emerge dall’indagine di Federalberghi sulle vacanze sulla neve, in Italia o all’estero. «Nei primi tre mesi del 2017 i turisti italiani hanno confermato ancora una volta il loro interesse e la loro passione per le vacanze sulla neve», ha commentato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, sottolineando che comunque gli italiani «nella loro scelta hanno favorito le località sciistiche del proprio Paese: il 97% dei vacanzieri ha preferito infatti restare, mentre si rivelano in lieve ribasso le destinazioni estere».
Un giro d’affari di oltre 3 miliardi e mezzo
La spesa media a persona per la settimana bianca è stata calcolata in 724 euro, per un giro d’affari complessivo che si aggira intorno ai 3 miliardi e 616 milioni di euro con un incremento di circa il 9,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. «Sono numeri di grande valenza per il nostro turismo bianco, che si conferma una delle colonne portanti del comparto», ha sottolineato ancora Bocca, chiarendo che fra i 5 milioni che hanno scelto la settimana bianca circa 687 mila hanno trascorso in montagna anche dei week end.
Ma per il turismo sulla neve restano ancora criticità
La classifica delle località preferite dagli amanti della neve vede in testa il Piemonte, che si è speso con iniziative ad hoc per attirare i turisti. A seguire il Trentino Alto Adige, la Lombardia, la Valle d’Aosta e il Veneto. In relazione alle strutture ricettive scelte per la settimana bianca, gli italiani confermano la predilezione per l’albergo (30,1%), seguito dalla casa di parenti ed amici (26,2%), dall’appartamento in affitto (10,7%) e dalla casa di proprietà (10,3%). «Non vi è dubbio che alcuni territori abbiano sofferto più di altri la scarsa presenza della neve, presentando minor appeal del solito per gli appassionati dello sci», ha precisato Bocca, aggiungendo però che «considerando la difficoltà economica in cui versa il Paese, guarderei a questi risultati con cauto ottimismo, come a un bicchiere mezzo pieno» anche se «il settore – ha concluso il presidente di Federalberghi – deve ancora superare le sue criticità, amplificate da una pesante congiuntura».