Minzolini “insegna”. Ghedini: ora la Corte decida presto su Berlusconi
Polemiche, da una parte, e commenti soddisfatti, dall’altra, il giorno dopo il no del Senato alla decadenza di Augusto Minzolini (Palazzo Madama la delibera della Giunta delle elezioni che si era pronunciata a favore della decadenza del senatore azzurro). Uno “schiaffo alla legge Severino” che fa ben sperare per il destino di Silvio Berlusconi che sul nodo della incandidabilità aspetta la decisione della Corte europea. È il parere di Niccolò Ghedini, per il quale con la chiusura del “caso Ghedini” «è stata fatta giustizia» e ora si apre una nuova fase. A dir poco raggiante il commento di Berlusconi al telefono con il suo amico e legale: «È una bellissima notizia, è un giorno nuovo», ha detto.
Ghedini: ora si decida su Berlusconi
In un’intervista al Corriere, Ghedini dimostra un certo ottimismo. «Se eravamo già confidenti in una soluzione positiva, oggi lo siamo ancora di più. Il governo dovrebbe prendere atto che la Severino è sbagliata, ma non mi aspetto nulla perché sono convinto che difenderà come sempre la sua posizione». «Speriamo che la Corte europea decida con la massima rapidità avendo conto di questo straordinario evento», ha concluso in vista dell’esame del ricorso presentato alla Corte europea dei diritti dell’uomo a favore dell’ex premier.