M5S, mal di pancia per Genova. E Di Battista accusa i “retroscenisti”
C’è maretta nel M5S. La notizia dell’ annullamento delle “comunarie” di Genova – dove aveva vinto la lista opposta a quella spinta dalla consigliera regionale Alice Salvatore, fedelissima di Beppe Grillo sta creando vasti malumori tra i pentastellati. Tra i più scossi ai vertici del M5S , c’ è Alessandro Di Battista, che ne parla animatamente con più di un collega fino a dire: «Sono stanco di metterci la faccia».
Queste indiscrezioni di stampa fanno però infuriare l’esponente del M5S, che se la prende , com’è consuetudine pentastellata, con i giornalisti: «Mentre si scambiano i favori per Lotti e Minzolini. Mentre le mani di Renzi arrivano alle nuove nomine pubbliche, mentre il governo ammette il fallimento sui voucher per boicottare il referendum i ‘restroscenisti’ (l’ultima evoluzione di quei giornalisti incapaci di trovare notizie) si occupano di me sostenendo che avrei finito la pazienza con Beppe, avrei dubbi sul Movimento, avrei smesso di avere voglia di lottare. Cosa non si fa per coprire le vergogne dei partiti non è vero?». «Volate alto – continua Di Battista- , sono gli ultimi colpi di coda di un sistema morente. Ci vediamo domani a Torino. Come sempre in piazza a portare avanti le nostre proposte su banche, risparmio e reddito di cittadinanza», aggiunge il parlamentare, che in un post scriptum conclude: «Per fortuna ci sono tanti giornalisti che cercano i fatti, quelli per esempio che continuano ad occuparsi dell’appalto Consip (il più grande d’Europa)».
Una smentita obbligata. Ciò non toglie che le contraddizioni dentro il M5S stiano esplodendo in modo sempre più fragoroso.