Libia, battaglia tra le forze di Haftar e gli islamici nella Mezzaluna petrolifera
Le forze libiche fedeli al generale Khalifa Haftar, l’autoproclamato esercito nazionale libico legato al Parlamento di Tobruk, hanno perso il controllo del porto di Ras Lanuf, conquistato lo scorso anno. Lo rende noto un portavoce militare, Ahmad al-Mismari, spiegando che il terminal petrolifero è stato conquistato dalle Brigate per la difesa di Bengasi, una milizia islamista. Ieri le forze di Haftar erano riuscite a respingere l’attacco sferrando ”diversi raid aerei” contro la milizia. È di almeno 11 morti il bilancio degli scontri per il controllo del porto di Ras Lanuf nella Libia orientale. Lo riferiscono testimoni citati dall’Anadolu. ”Le forze di Haftar hanno condotto raid aerei per colpire le nostre truppe che stavano avanzando, ma non si sono registrate vittime nei nostri ranghi”, ha detto un comandante della milizia islamista, Yassir al-Jibali, che ha rivendicato di aver preso il controllo dei terminal nella Mezzaluna petrolifera.
Le forze di Haftar negano la sconfitta
Le forze di Haftar parlano invece di decine di morti tra i terroristi e negano di aver perso il controllo di Ras Lanuf. L’esercito nazionale libico ha conquistato a settembre gli impianti petroliferi di Es Sider, Ras Lanuf, Brega e Zueitina. Pochi giorni fa inoltre un’autobomba è esplosa ad un posto di controllo a Bengasi, in Libia, uccidendo due militari e ferendone altri quattro. Secondo quanto riportano i media locali nell’attacco è rimasto ferito in modo grave Mahmoud Al-Warfalli, comandante delle forze speciali. Non vi sono state ancora rivendicazioni dell’attacco che è avvenuto nell’area di Al-Gwarsha nella parte occidentale della città libica.