Legittima difesa: il Pd si nasconde, il centrodestra attacca: «Basta ipocrisie»
Aggressioni, paura. Violenza. Il Pd frena, balbetta, si nasconde. Ogni volta che sul tavolo arriva la questione della riforma (vera) della legittima difesa, il governo e la maggioranza parlamentare si dileguano. È un argomento che scotta. E a cui i “democratici” preferiscono non pronunciarsi, non dare una risposta, trovare una scappatoia. Chiusi nel loro vecchio ideologismo, fingono che non ci sia emergenza.
Meloni e La Russa: «La difesa è sempre legittima»
I fatti di cronaca e i dati dimostrano il contrario. E il centrodestra parte all’attacco. «Per Fratelli d’Italia la difesa è sempre legittima e se entri nella mia proprietà di notte per rubare, nella migliore delle ipotesi, io ho il diritto di difendermi», scrive su Facebook Giorgia Meloni. Nessun equivoco, aggiunge a sua volta Ignazio La Russa. «Basta con le ipocrisie, se l’aggressione avviene all’interno della propria abitazione o del luogo di lavoro il cittadino può reagire». E questo –puntualizza Fratelli d’Italia – dev’essere messo nero su bianco, senza alcun tentennamento.
Alemanno: «Una nuova proposta di legge»
«Un anno fa», ricorda Gianni Alemanno, «l’Italia dei Valori ha raccolto due milioni di firme su una proposta di legge che andava in questo senso, ma il Parlamento non ha recepito questa istanza. Oggi il Movimento Nazionale per la Sovranità vuole rilanciare questa battaglia con una nuova proposta di legge che garantisca che l’uso della forza è sempre consentito a chi si deve difendere dentro casa propria e dentro il proprio luogo di lavoro. E non ci deve essere nessuna inversione dell’onore della prova: chi è stato aggredito non deve essere costretto a dimostrare che non c’è stato da parte sua un eccesso di legittima difesa».
Gasparri: «La sicurezza è la priorità»
«I cittadini hanno il diritto di difendersi», afferma Maurizio Gasparri. «È necessario che si approvi una legge sulla legittima difesa che sia chiara e che non dia adito ad interpretazioni ambigue». E questo è uno dei dieci punti del programma sicurezza presentato da Forza Italia. Un programma che prevede più poliziotti e carabinieri di quartiere e più militari a presidio delle periferie; più poteri ai sindaci e alla polizia locale; l’utilizzo della marina militare e della guardia costiera contro gli scafisti e tutte le organizzazioni di trafficanti di uomini; nuovi accordi internazionali con la Libia e gli altri Paesi del Mediterraneo per bloccare le partenze degli immigrati; l’istituzione di un albo delle moschee e degli imam autorizzati a predicare in Italia; la revoca della cittadinanza ai fiancheggiatori del terrorismo islamista; una rifondazione della Protezione civile e una valorizzare dei vigili del fuoco; la riforma della legittima difesa e l’installazione di metal detector nelle zone più affollatte e di telecamere nelle scuole e negli asili.