La strategia del “torero”: ecco cosa fare se incontrate i cinghiali a Roma
I cinghiali, a Roma, di questi tempi, possono essere più facili da incontrare per strada di un vigile urbano, di un autobus, di un netturbino. Ma l’apparizione, come dimostrano gli ultimi tragici episodi accaduti nella Capitale, può essere tutt’altro che piacevole. Ed è per questo che la Forestale ha dettato alcune regole di comportamento da tenere in caso di incontri ravvicinati. Mai avvicinarsi e di mai bloccare mai una possibile via di fuga per l’animale, innanzi tutto, fino alla “strategia del torero”, scansandosi repentinamente all’ultimo momento, senza mai mostrargli le spalle. «Il cinghiale – spiega il colonnello Carlo Costantini, Comandante Gruppo Carabinieri Forestale di Roma – non è un animale aggressivo né pericoloso. Tende sempre a fuggire l’uomo e diventa pericoloso solo se ferito o impossibilitato alla fuga. È fondamentale, così, non frapporsi mai fra lui ed una possibile via di fuga. È importante non avvicinarsi mai e non buttare i rifiuti del cibo fuori dai cassonetti che al contrario lo attirano nei centri abitati – ribadisce – In caso di avvistamento è opportuno segnalarlo subito anche al nostro servizio di pronto intervento 1515». E se il cinghiale dovesse caricare? Scappare, magari…
Intanto il Campidoglio pensa a possibili soluzioni, come la sterilizzazione dei cinghiali stessi. La soluzione è proposta dal presidente della commissione ambiente Daniele Diaco, che annuncia l’istuzione di un tavolo tecnico con Regione Lazio, ISPRA, ISS, Polizia Metropolitana, ASL, Enti Parco insieme agli altri soggetti interessatialla presenza dei cinghiali a Roma. «Stiamo valutando l’opportunità di utilizzare un immunovaccino sui cinghiali. È nostra intenzione applicare tale progetto alla nostra realtà cittadina, al fine di contrastare questa criticità in modo sostenibile e rispettoso dei diritti degli animali». Un farmaco che servirebbe alla sterilizzazione dei cinghiali per ridurne drasticamente la moltiplicazione in città.