La sfida dei ragazzi ai treni: immagini choc da tutto il mondo (video)
Stavano camminando in fila indiana sui binari, forse per sfida, per gioco, ma forse non stavano scattandosi selfie. È quanto emerso dagli ulteriori accertamenti effettuati dalla Polfer di Catanzaro Lido in merito al tragico incidente di ieri sera che ha visto un 13enne travolto e ucciso da un treno vicino a Soverato. Gli agenti hanno ricostruito l’accaduto dal racconto del macchinista del treno e dei due amici che erano con la vittima e dai rilievi della scientifica di Catanzaro. I tre stavano giocando sui binari della ferrovia, vicino a Soverato, e stavano camminando uno dietro l’altro, hanno raccontato i due coetanei della vittima alla polizia, quando si sono trovati su un ponte di ferro e stava arrivando il treno. La vittima era l’ultimo della fila, ma non essendoci più vie di fuga, i primi due delle fila sono riusciti a scendere dal ponte l’ultimo non ce l’ha fatta ed è stato travolto lateralmente dal treno.
Una lunga scia di vittime sotto i treni
La tragedia del 13enne travolto e ucciso da un treno nei pressi di Soverato (Catanzaro) è solo l’ultimo esempio di un fenomeno, quello dell’imprudenza sui binari, in nettissima crescita: dai dati rilevati dalla Polfer nel 2016 emerge che la mortalità complessiva per incidente ferroviario accidentale è aumentata del 63% rispetto all’anno precedente. Lo scorso anno le vittime in ambito ferroviario sono state 98, di cui 72 per investimento da parte di un convoglio. Tra le cause principali degli incidenti, nel 56% l’indebita presenza sulla sede ferroviaria nel 28% l’attraversamento binari, nel 16% dei casi comportamenti anomali o impropri dei viaggiatori. «Quanto accaduto – dice il Vicequestore aggiunto della Polizia Ferroviaria Barbara Caccia – dimostra che è necessario proseguire con ancora maggior determinazione sulla strada dei controlli e della prevenzione. L’imprudenza sui binari può costare carissima, non ci si rende conto che un treno ad alta velocità che viaggia a 300 km all’ora impiega ben 4 km per fermare completamente la sua corsa». Al di là delle sfide folli per provare il brivido del treno in arrivo, sono numerosi anche gli incidenti causati da distrazione, imprudenza o da avvenimenti accidentali: giovani che si avvicinano troppo ai treni in transito perché distratti da cuffie musicali o telefonini, persone senza fissa dimora o affette da malattie che fanno perdere il senso dell’orientamento che camminano lungo la linea ferroviaria, persone che attraversano i binari o che superano i passaggi a livello con le barriere abbassate.
In tutto il mondo, però, come dimostrano questi video su Youtube, la moda di sfidare il destino sopra o sotto i treni ormai dilaga…