La rabbia della Turchia per la vittoria di Rutte: ci saranno presto guerre sante in Europa (video)

16 Mar 2017 11:07 - di Bianca Conte

 «Oggi, l’Olanda, dopo il Brexit, dopo le elezioni Usa, dice “stop” a una forma sbagliata di populismo», ha dichiarato a caldo, subito dopo la proclamazione ufficiale della vittoria elettorale Mark Rutte, a capo del VVD che con la sconfitta dell’esponente conservatore Geert Wilders, si conferma primo partito in Olanda. E tutti, a stretto giro, da Gentiloni alla Merkel, passando per Junker e Holande, si sono congratulati inneggiando allo smacco inferto agli anti-europeisti, brindando alla sconfitta sconfitta del populismo, e congratulandosi con la trionfale conferma della Ue. Tutti, tranne il ministro degli esteri turco, Mevlut Cavusoglu che, commentando le elezioni parlamentari olandesi che hanno visto la vittoria dei liberali del primo ministro uscente Rutte, ha tuonato: «In Europa si verificheranno presto delle “guerre sante”»…

Il ministro degli esteri turchi: «Presto guerre sante in Europa»

Un avvertimento, quello lanciato dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu commentando le elezioni parlamentari olandesi, che va decisamente in controtendenza con l’euforia post affermazione elettorale dei liberali del primo ministro Mark Rutte. «Ora si sono svolte le elezioni in Olanda. Se si guarda ai molti partiti che vi hanno partecipato non si notano differenze tra i socialdemocratici e il fascista (Geert, ndr) Wilders. Hanno tutti la stessa mentalità», ha tuonato il politico turco, aggiungendo poi: «Dove stiamo andando? Dove state portando l’Europa? Avete iniziato a far collassare l’Europa. State portando l’Europa verso l’abisso. In Europa inizieranno presto delle guerre sante», ha ribadito il capo della diplomazia di Ankara smentendo l’euforia post-elettorale che ha contagiato dall’Olanda all’Italia, passando per la Francia, i premier di mezza Europa.

Continua lo scontro diplomatico tra Turchia e Olanda?

Non solo: dopo il tombale commento rilasciato dal primo minitro turco a ridosso dei risultati elettorali olandesi, arrivano anche i verdetti del web che annunciano, tra like e visualizzazioni record, che sono diventate virali su Facebook le immagini che mostrano il nome del presidente turco Recep Tayyip Erdogan aggiunto a penna tra quelli dei candidati stampati sulle schede elettorali usate per votare alle elezioni parlamentari in Olanda. La provocazione si inserisce ovviamente nella crisi diplomatica tra Turchia e Olanda, scoppiata l’11 marzo quando le autorità olandesi non hanno concesso il diritto di atterraggio all’aereo del ministro degli esteri turco, Mevlut Cavusoglu. Non solo: oltre all’impedimento di una serie di comizi che ministri turchi avrebbero dovuto tenere in vista del referendum costituzionale del 16 aprile, le autorità olandesi hanno anche impedito al ministro della Famiglia Fatma Betul Sayan Kaya di raggiungere il consolato di Ankara a Rotterdam e l’hanno scortata con auto della polizia fino al confine con la Germania. Oggi, con il commento alle elezioni, l’ultimo atto di una tragicommedia diplomatica dicisamente lontana dall’epilogo…

 

 

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