I dazi di Trump? Non uccideranno la Vespa made in Italy. Ecco perché…

30 Mar 2017 14:04 - di Monica Pucci

«La qualità non ha frontiere. Dazi e protezionismi non possono essere barriere in grado di mettere un freno alla qualità. Se c’è qualità c’è crescita e benessere per tutti», si dice convinto Paolo Gentiloni, a Monfalcone, dopo le voci sulla possibile imposizioni di dazi sui prodotti europei da parte degli Usa. L’embargo annunciato da Donald Trump non preoccupa neanche la Piaggio, che l’amministrazione americana aveva indicato come possibile bersaglio dei dazi commerciali. 

La Piaggio (e la Vespa) non tremano
di fronte ai dazi di Trump

La notizia del rischio di vedere la Vespa gravata da dazi doganali Usa non preoccupa la Piaggio. Secondo fonti vicine all’azienda, si tratterebbe di una questione di cui si discute da circa venti anni. Tra gli Usa e l’Ue, cioè, sarebbe in corso un braccio di ferro per agevolare l’importazione in Europa di carni americane trattate con ormoni. E la cosa, oltretutto, si ripresenta ogni dieci anni: accadde già nel 1998 e nel 2008. Per quanto riguarda le perdite in Borsa, poi, si tratterebbe di normali prese di beneficio, dal momento che nell’ultimo mese il titolo è salito di quasi il 20%. Lo scorso febbraio un rappresentante del Gruppo Piaggio, che comprende anche i brand Vespa, Moto Guzzi e Aprilia, ha partecipato assieme al ceo dell’Ama-American Motorcyclist Association e ai responsabili di Bmw, Ducati, Ktm e Husqvarna a un public hearing presso gli uffici dell’Us trade representative per spiegare le ricadute sulle singole società e soprattutto le possibili ricadute sull’occupazione locale qualora la proposta dovesse veder la luce. In sostanza, ne è emerso, il tema riguarderebbe in maniera più consistente l’economia americana, dal momento che per il Gruppo Piaggio, il mercato americano complessivo corrisponde a meno del 5% del fatturato. C’è da dire, poi, che gli Usa hanno indicato a rischio dazi una fascia ben precisa di veicoli, che corrisponde alle cilindrate comprese tra 50 e 500 centimetri cubi. E la fetta dei veicoli Piaggio inferiori ai 500cc esportati raggiunge più o meno il 2% del fatturato.

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