È guerra totale tra Pd e Mdp. I renziani minacciano: «Il governo rischia»
Il timore è quello del piano inclinato. Che le cose prendano una piega tale da sfociare, per forza d’inerzia, nell’esito più estremo: la crisi di governo. «Quelli di Mdp stanno tirando troppo la corda», si dice in ambienti parlamentari Pd. Non solo il tenore degli interventi ieri in aula al Senato sulla mozione di sfiducia a Luca Lotti. Oggi Miguel Gotor, tra i più duri a palazzo Madama sul ministro della Giustizia, avrebbe minacciato in commissione di votare contro i decreti sulla scuola.
«Si comportano come i grillini», attaccano i dem. Da parte loro, i demoprogressisti ribadiscono che il governo Gentiloni non si tocca, sebbene il premier non abbia ancora incontrato i vertici della nuova formazione. «Ci basta fare un paio di cose e vedrai come ci chiama di corsa…», ironizzano in Mdp alludendo ai numeri della maggioranza che, al Senato, senza di loro, è a rischio.
«Noi siamo usciti dal Pd – dice Davide Zoggia– ma stiamo in questa maggioranza e vogliamo spostare a sinistra l’asse dell’azione di governo. Sui voucher le cose si sono già messe bene anche oltre le nostre aspettative. Vedremo come andrà con la manovrina. E semmai noi stiamo rafforzando la maggioranza. Oggi, nel gruppo Mdp, solo 5 ex-Sel non hanno votato il decreto sicurezza alla Camera…».