Gioielliere di Milano uccise un rapinatore albanese: archiviato il caso

14 Mar 2017 16:14 - di Carlo Marini

Il gip di Milano ha accolto la richiesta della Procura, chiudendo il caso di Rodolfo Corazzo, il gioielliere di Rodano che nel 2015  uccise a colpi di pistola il rapinatore albanese che si era introdotto in casa sua insieme a due complici. I banditi lo picchiarono e minacciarono la sua famiglia. «Sono contento e sollevato», ha commentato l’uomo

Maroni: “Ho parlato col gioielliere. La difesa è sempre legittima”

«Ho parlato al telefono con Rodolfo Corazzo e gli ho fatto i miei complimenti» Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Pirelli, rispondendo a chi gli chiedeva che cosa ne pensasse dell’archiviazione dell’inchiesta a carico di Rodolfo Corazzo, il gioielliere che nel 2015 sparò e uccise un rapinatore albanese che si era introdotto insieme a due complici in casa sua, nel milanese. «Lui era felicissimo – rivela Maroni – e io ho fatto i complimenti anche al suo avvocato, che era con lui». Del resto, «per noi la difesa è sempre legittima». «Come sapete – aggiunge Maroni – in Lombardia abbiamo una legge regionale che consente di intervenire per il sostegno legale nei casi di imputazione per eccesso colposo di legittima difesa. La nostra posizione rimane questa ed è coerente con la nostra legge regionale. La difesa – conclude – è sempre legittima».

 

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