Fitto presenta le sue 4 proposte per cambiare rotta in Europa
«’Terminate le celebrazioni dell’anniversario dei Trattati di Roma, è giunto il momento di ragionare un modo lucido sul presente e sul futuro». Direzione Italia, il movimento fondato da Raffaele Fitto, ha messo a punto un documento, una sorta di manifesto programmatico, formato da 6 pagine, con 4 proposte per cambiare rotta in Europa. «Se la barca affonda, la priorità non dovrebbe essere discutere sulla velocità di crociera…», si legge nell’incipit del testo presentato in una conferenza stampa questa mattina, all’Hotel Nazionale. L’attuale Ue, avvertono i fittiani di Direzione Italia, «ha mostrato di non saper fronteggiare nè emergenze di media gravità (il caso della Grecia), nè emergenze di massima gravità (il caso dell’immigrazione) , nè l’ordinaria sfida dell’uscita dalla crisi economica e del ritorno a una crescita sostenuta e forte».
Ecco le quattro proposte di Fitto sulla Ue
Da qui la necessità di «quattro proposte». La prima: «Avviare una rinegoziazione di tutte le regole e tutti i trattati europei, nessuno escluso». La seconda proposta di Direzione Italia: «Stabilire che le regole europee naturalmente valgano, ma possano essere messe in discussione da una decisione del Parlamento nazionale, a determinate condizioni, Quindi, stabilire l’opportunità per i Parlamenti (o per la Corte costituzionale) di respingere ciò che arriva da Bruxelles». «L’Ue – si legge nel documento – deve essere flessibile: ogni membro deve poter aderire o no ai vari progetti, a seconda del fatto che li condivida o meno». La terza proposta: «No ad altre cessioni di sovranità economica e 9scale. Sarebbe la gabbia 9nale: un pilota automatico a Bruxelles-Berlino imposto anche qui. No in particolare a un Ministro delle Finanze unico europeo». Infine, il punto 4: «Maggiore sussidiarietà: le decisioni politiche e normative devono essere adottate al livello più adatto per il raggiungimento degli obiettivi, e quindi il più possibile vicino ai cittadini».