Fermata, una nomade dichiara una falsa identità: era evasa dai domiciliari
Stava commettendo più reati contemporaneamente, ma alla pattuglia dei carabinieri della stazione Roma viaVittorio Veneto che ha fermato la nomade 26enne, ha mostrato stupore, finanche fastidio, alla richiesta di documenti e riposte, e così ha pensato di ovviare ed evitarsi qualòunque tipo di problema fornendo una falsa identità…
Nomade fermata fornisce ai cc una falsa identità
Evidentemente la 26enne nomade pensava di potersela cavare – e velocemente per giunta – semplicemnte fornendo un “alias”, quando i militari della stazione capitolina, in servizio antiborseggio in borghese, l’hanno notata vicino a una banchina del tram 13 all’altezza di viale Regina Margherita. La donna, peraltro in “servizio” nonostante fosse al terzo mese di gravidanza, ha dunque pensato bene di eludere controlli e rogne delle forze dell’ordine dichiarando uan falsa indentità. Solo che era l’ennesima… La giovane, infatti, già abbondantemente conosciuta dai militari per i suoi innumerevoli precedenti – basti pensare che ha iniziato quando era appena 11enne la sua “carriera” di ladra e borseggiatrice – ha fornito negli anni – e nei vari controlli a cui è stata sottoposta – ben 4 nominativi diversi prima di quello odierno.
E i militari scoprono che doveva essere ai domiciliari
Nominativo accertato il quale, inoltre, i carabinieri hanno potuto riscontrare, non solo il suo vero nome, ma anche il fatto che la nomade fermata era in realtà sottoposta alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Aprilia, dove risiede con la sua famiglia. Per questo motivo i militari l’hanno arrestata con l’accusa di aver fornito false attestazioni sulla propria identità e per la violazione dell’obbligo di dimora. Dopo l’arresto la donna è stata trattenuta in caserma, a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa del rito direttissimo.