Fazio scarica i renziani: “Hanno occupato e indebolito la Rai”

31 Mar 2017 10:31 - di Carlo Marini

Fabio Fazio si toglie più di un sassolino dalla scarpa nei suoi rapporti con la Rai. E lo fa in un’intervista a Repubblica. «In questi mesi abbiamo assistito a un’intrusione della politica nella gestione della Rai che non ha precedenti. La politica non si è fatta custode di un bene, di uno spazio comune. La politica si è intromessa nella gestione ordinaria di un’azienda: addirittura nei contratti tra viale Mazzini e gli artisti, i presentatori, gli attori di film e fiction. Ho aspettato il parere dell’Avvocatura dello Stato mercoledì sul tetto ai compensi in Rai prima di intervenire su questo tema, ma ora sento il dovere di dire come la penso».

Fazio: “Si è rotto un patto di fiducia con la Rai”

Laddove si legge politica, in questo caso, si può tranquillamente tradurre in Pd e renziani. Non è un mistero che siano stati proprio i fedelissimi dell’ex premier (a cominciare dal dg Campo Dall’Orto) a monopolizzare l’azienda come mai era successo nella storia neppure negli anni della Dc di Bernabei. E proprio la politica del Pd a viale Mazzini (senza mai citare esplicitamente il Partito democratico) diventa il bersaglio delle critiche del conduttore, che rischia di vedersi ridurre il compenso. «Per la prima volta si è rotto un patto di fiducia tra viale Mazzini e gli uomini e le donne che ci lavorano. Primo perché i contratti in essere, ci è stato detto, non hanno alcun valore. E poi, cosa ancora più grave, perché persone come me sono state esposte al pubblico ludibrio senza rendersi conto del danno che si stava facendo».

Fazio passa a Mediaset? “Si vedrà dopo il 28 maggio”

Il conduttore di Che tempo che fa, lascia anche intendere che potrebbe mollare viale Mazzini per Mediaset o Sky: «Nessuna difficoltà. In questi mesi si è frantumato un quadro che era molto definito. Ci sono nuove reti, c’è un mercato che cresce e bisogna agire anche con parametri diversi dagli ascolti. Non è più un problema di numeri, che è una unità di misura di un altro tempo. Fiorello lo dimostra ogni giorno, mi pare. Per ora – conclude – lavorerò per la Raie continuerò a farlo fino a fine maggio quando, il 23, condurrò una serata su RaiUno dedicata alla legalità», poi l’ultima puntata di Che tempo che fa il 28. E poi? «Si vedrà…».

 

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