Elezioni in Olanda: la destra di Wilders cresce ma non sfonda. Liberali primi
Il VVD del premier liberale Mark Rutte resta il primo partito in Olanda, nonostante la pesante emorragia di voti e seggi. Cresce, ma meno delle previsioni, il partito di destra guidato da Geert Wilders. Decisiva la forte affluenza al voto, che supera l’80% dei voti, un dato inusuale per le democrazie del Nord Europa. Secondo i primi exit-poll, il partito liberale si ferma a 31 seggi, contro i 19 di Wilders.
Cresce il partito di destra guidato da Wilders
Diciannove seggi anche per i cristiano-democratici di CDA e per i liberali di sinistra di D66, rispettivamente in aumento di sei e sette seggi. Tra le tre formazioni si profila quindi un testa a testa che alla fine potrebbe portare Wilders a diventare il secondo partito in Olanda. Avanzano invece i Verdi di sinistra, che passano da 4 a 16 seggi. Clamoroso – se confermato – il crollo dei laburisti del Partito democratico d’Olanda, il PvdA: 9 seggi, addirittura 29 in meno rispetto al 2012. Un tracollo della sinistra tradizionale anche nei Paesi Bassi, una costante in tutta Europa.