Brexit, catastrofisti sbugiardati: nel 2017 il Pil inglese crescerà più del previsto
Ecco la prova definitiva che economisti, giornalisti e sondaggisti ci avevano mentito o, peggio, non avevano capito nulla della Brexit: le Camere di Commercio britanniche (Bcc) hanno aggiornato le prospettive di crescita del Regno Unito per quest’anno, prendendo in considerazione i dati di crescita dell’ultimo trimestre del 2016, e l’attesa per un aumento dei livelli di spesa dei consumatori. Il prodotto interno lordo nel 2017 dovrebbe crescere dell’1,4 per cento, invece dell’1,1 per cento stimato in precedenza. Tuttavia, la proiezione per il 2018 è stato tagliato leggermente a 1,3 per cento dall’1,4 per cento precedente. Il think tank ha pubblicato la sua prima previsione per il 2019 dell’1,5 per cento di crescita.
May: dopo la Brexit: “Stiamo forgiando una nuova nazione”
“Stiamo rispettando la tabella di marcia che ho fissato sei mesi fa” per l’uscita dalla Ue. Lo ha detto il premier Theresa May intervendo ieri alla Camera dei Comuni all’indomani dall’approvazione da parte del Parlamento della legge per avviare il processo formale di Brexit che sarà “un momento di svolta” per la Gran Bretagna. La premier britannica ha quindi promesso che ritornerà ai Comuni prima della fine del mese per annunciare che farà ricorso all’articolo 50 del Trattato di Lisbona per l’uscita dalla Ue. “Questo sarà un momento decisivo per l’intero nostro Paese mentre inizieremo a forgiare una nuova relazione con l’Europa ed un nuovo ruolo per noi nel mondo”, ha detto ancora la premier Tory. “Noi saremo una Gran Bretagna forte, globale e che si auto governa che di nuovo ha il controllo sulle proprie leggi e sui propri confini”, ha concluso May, sottolineando che ritiene che nei prossimi giorni riceverà il “royal assent” alla legge approvata ieri notte al Parlamento.