Boom di donne sindaco: in 30 anni cresciute più di sette volte
Negli ultimi trent’anni il numero di donne sindaco è cresciuto più di sette volte, passando dai 145 Comuni amministrati nel 1986 ai 1.097 del 2016. E rispetto al 2015 c’è stato un incremento di trentuno unità. In generale, i municipi che nell’ultimo trentennio di tempo sono stati amministrati almeno una volta da una donna sindaco sono 2.752, in pratica un terzo dei comuni (il 34,4%) ha avuto nel suo recente passato una donna al vertice dell’amministrazione. I dati emergono dalla ricerca “Le donne amministratrici. La rappresentanza di genere nelle amministrazioni comunali” condotta dall’Anci elaborando i dati del ministero dell’Interno. Tra tutte le regioni italiane la palma di Regione con più “sindaci in rosa” spetta all’Emilia-Romagna, dove oltre la metà dei comuni è stato amministrato negli ultimi trent’anni da donne (175 Comuni, pari al 52,4%); segue la Toscana (44,8%) e la Lombardia (42,5%). All’undicesimo posto c’è la Liguria (nella foto Ilaria Caprioglio, sindaco di centrodestra a Savona). Dall’altra parte della graduatoria troviamo invece la regione Campania nella quale solo il 15,5% dei Comuni ha avuto sindaci donna e la Basilicata (solo il 19,1%).
Donne sindaco e composizione delle giunte comunali
La ricerca ha dato risultati diversi sulla composizione delle giunte comunali, ancora con una debole rappresentanza femminile: gli assessori donna sono solo 6.834, pari al 33,1% del totale delle cariche. Ma anche in questo caso si evidenzia un trend di crescita: nel 1986 gli assessori donna erano solo 1.459, pari al 6,4%, quindi da allora il loro numero si è quasi quintuplicato. Per valutare il peso delle donne nelle amministrazioni comunali, lo studio Anci, oltre alla carica di sindaco ed assessore, ha preso in considerazione anche quelle di vicesindaco, presidente del consiglio comunale e consigliere comunale. L’incidenza delle donne sul totale degli amministratori locali è pari al 29,5%, in netto incremento rispetto al valore dell’anno scorso (27,7%). Fra i sindaci le donne rappresentano solo il 14,1% (13,7% nel 2015), più alta la percentuale di donne tra i vicesindaci (25,9%), mentre i presidenti del consiglio sono donne nel 23,2% dei casi. La categoria dove l’incidenza femminile all’interno della singola carica è maggiore è quella delle donne assessore (39,5%, in salita rispetto al 35,8% raggiunto lo scorso anno). La rappresentanza femminile tra i consiglieri comunali è invece del 28,8% (in aumento di quasi due punti sul 2015).
La distribuzione territoriale
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, la componente in rosa nelle amministrazioni comunali pesa maggiormente nei centri medio-piccoli (tra i 5mila e i 20mila abitanti), mentre è più bassa nei comuni piccoli e grandi. Riguardo ai titoli di studio degli amministratori, le donne si confermano mediamente più istruite dei loro colleghi maschi: il 46,2% ha una laurea o un titolo postlaurea (tra gli uomini la percentuale è del 31,7%).