«Basta migranti»: cresce la protesta a Roma, due quartieri in piazza
Esasperati. Pieni di rabbia. Una rabbia che non riescono più a reprimere, perché arriva un altro schiaffo in faccia. I cittadini di due quartieri romani sono scesi in piazza martedì. E lo faranno ancora, venerdì, con un altro sit-in. In ballo c’è l’arrivo di migranti nella periferia nord-ovest della Capitale. La tensione è alta a Massimina e a Casal Lumbroso per l’apertura di due nuovi hub dell’accoglienza. In tutto dovrebbero arrivare mille profughi. Troppi, dicono i cittadini, per un territorio che già deve fare i conti con la discarica di Malagrotta e con i nomadi.
Due quartieri romani protestano contro l’arrivo di nuovi migranti
«Non ne possiamo più», «siamo costretti a tapparci in casa», «qui non si vive». La protesta nasce dopo il via libera del ministero dell’Interno. Si parla di due immobili in locazione da utilizzare per l’accoglienza dei richiedenti asilo: potrebbero essere circa cinquecento rifugiati per ognuno dei due edifici, quindi un migliaio in totale. Quanto agli atti che regoleranno il servizio di accoglienza sono stati pubblicati dalla stessa prefettura di Roma. «Si rende noto – è scritto in una nota del 14 marzo pubblicata sul sito della prefettura di Roma – che la Commissione appositamente istituita ha ritenuto idonei numero 2 immobili proposti dalla Idea Fimit SGR Spa Fondo Alfha e dalla Immobiliare Parco dei Tigli srl per i quali è stato avviato l’iter locativo presso l’Agenzia del Demanio». Si tratta di due strutture distinte, da affittare e poi mettere a bando per i servizi di gestione. La prima, quella dell’Idea Fimit SGR Spa sarebbe situata in vicolo del Casal Lumbroso 77. Esattamente dove si è svolta la manifestazione. I cittadini non hanno nascosto la loro esasperazione e la loro rabbia: «Il loro territorio – dicono in tanti – non ha le caratteristiche per poter ospitare un numero così alto di immigrati».