Alitalia, l’Ugl respinge il piano industriale. Confermato lo sciopero
“Confermiamo una valutazione estremamente negativa rispetto al piano industriale illustrato”. Lo dichiara il segretario nazionale Ugl Trasporto aereo, Francesco Alfonsi, al termine dell’incontro presso il Mise dove si è svolto l’incontro tra sindacati e ministero per discutere del nuovo piano industriale Alitalia che prevede 2.037 esuberi. “Nel piano – spiega Alfonsi – non sono stati affrontati i temi del posizionamento strategico, delle alleanze e del fideraggio. Mancano, inoltre, risposte credibili su come si intende generare ricavi. Questo è di fatto un piano di ristrutturazione finanziario e non un piano industriale di sviluppo. Si registra – sottolinea ancora – un netto e ingiustificato ridimensionamento della flotta, un’inaccettabile riduzione degli organici e richieste di tagli alle retribuzioni immotivate ed insostenibili”. “Su indicazione del governo – conclude Alfonsi – si è convenuto un fitto calendario d’incontri finalizzati all’analisi di merito dei temi
oggetto del confronto, iniziando mercoledì 22 marzo prossimo”.
Alitalia, coinfermato lo sciopero del 5 aprile
Si apriranno già da domani mattina i tavoli tecnici tra governo, Alitalia e sindacati per approfondire i contenuti del nuovo piano industriale della compagnia. E’ questa la decisione assunta nel corso dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico. Ad annunciarlo il segretario generale della Fit Cisl, Antonio Piras, uscendo dalla sede del dicastero, che ha anche confermato lo sciopero proclamato venerdì scorso dalle organizzazioni sindacali per il 5 aprile prossimo. “Per noi il piano non è ricevibile né credibile perchè ridimensiona l’azienda senza prevederne un rilancio. Ma già da domani mattina si aprirà un confronto sui tavoli tecnici tra governo, azienda e sindacati per esaminare approfonditamente il piano”.