Stadio, Raggi cambia ancora idea e annulla l’ok di Marino al progetto

22 Feb 2017 12:30 - di Romana Fabiani

Sì. No. Forse. Continuano le giravolte di Virginia Raggi sullo stadio giallorosso. Nelle prossime ore la sindaca di Roma dovrebbe formalizzare lo stop alla delibera del suo predecessore Ignazio Marino che autorizzava di fatto la realizzazione del progetto per costruire lo stadio della Roma nell’area dell’ippodromo di Tor di Valle. Nella decisione, che potrebbe rimangiarsi domani visto i precedenti, deve aver pesato il pressing degli attivisti grillini che martedì in Campidoglio le hanno consegnato una lettera per chiedere l’annullamento del progetto che divide i romani, fa gioire i costruttori e manda in tilt i Cinquestelle. «Siamo qui per fare i postini, per portare al sindaco la delibera di annullamento del documento perché secondo noi è illegittima». Anche Beppe Grillo, con il quale ha lungamente parlato e che le ha consigliato di unirsi alla protesta dei taxi che ha monopolizzato la piazza romana e la stampa, ha fatto la sua parte.

La Raggi verso il no allo stadio

Si arena dunque ulteriormente il progetto faraonico dello stadio Tor di Valle. La prima cittadina romana è intenzionata a gettare la delibera Marino che stabiliva la pubblica utilità dello stadio  giallorosso. Già nelle prossime ore dovrebbe inviare la comunicazione agli uffici competenti (anche alla luce delle criticità emerse da parte della Soprintendenza e dell’Avvocatura capitolina)  in cui si chiede di prendere posizione avviando la verifica della sussistenza dei presupposti per proseguire o al contrario optare per l’annullamento la revoca o la modifica.

Il Comune se ne lava le mani

La decisione, neanche a dirlo, è stata assunta «in via cautelativa» per non sottrarre il Comune dalla responsabilità del via libera. Intanto è slittato a venerdì l‘incontro in programma tra i proponenti del nuovo stadio della
Roma e il Campidoglio. L’ultima parola d’ordine della sindaca, sempre in bilico,  era stata “si può fare ma seguendo le regole”. In campagna elettorale e nei primi giorni del suo mandato la sindaca aveva stoppato “senza se e senza ma” l’idea dello stadio della Roma, salvo poi riguadagnarsi un po’ di popolarità corteggiando via Twitter il Capitano, Francesco Totti, per poi negare la colata di cemento. Ora tornerebbe al no iniziale, soprattutto dopo il vincolo posto dalla Soprintendenza capitolina.

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