Sos meningite C. Una consigliera lombarda all’attacco: vaccini per tutti
«Basta con le parole rassicuranti». Contro la meningite in Lombardia servono fatti concreti, non parole o disinformazione. Dopo i timori sollevati dagli ultimi casi registrati in regione, Maria Teresa Bladini, consigliere eletta nelle file della Lega e oggi di Fuxia People (una formazione politica nata di recente) torna a ribadire «l’importanza e l’urgenza della gratuità della vaccinazione anti-meningococco C, da estendere a tutti i cittadini lombardi che ne facciano richiesta e a tutti gli extracomunitari presenti in territorio». La sua è anche una campagna informativa per la vaccinazione tra la popolazione extracomunitaria.
Meningite C, servono vaccini subito
«Con grande rammarico e desolazione – osserva in una nota – mi rendo conto che l’assessore al Welfare, avvocato Gallera, senza avere una visione continua a parlare di “situazione coerente con quella degli anni scorsi”, quando invece solo negli ultimi giorni si sono verificati 4 casi di meningite e 2 morti. Con l’aumentare dei casi, le rassicurazioni dei politici hanno sempre meno valore. Quello che i cittadini si aspettano sono invece le rassicurazioni dei medici curanti». La politica, continua la consigliera sull’emergenza meningite, «deve essere capace di prevenire e in questi casi la prevenzione avviene soltanto con la vaccinazione, soprattutto perché stiamo parlando di un ceppo che quasi sempre è letale. Dispiace constatare che Regione Lombardia non abbia ancora percepito l’importanza della gratuità della vaccinazione, visto che ai primi di dicembre fu respinto il mio ordine del giorno al Bilancio di previsione, finalizzato allo stanziamento di fondi per la campagna di vaccinazione dei cittadini residenti in Lombardia. Le attese in città come Milano sono troppo lunghe e il vaccino continua a essere costoso e non accessibile a tutti. È inutile perdere tempo nel riunire pool di esperti, occorre prendere atto che la psicosi che oggi si sta verificando non è dettata da letture approssimative, ma dai casi realmente accaduti».