Polizze, Lombardi smentisce: non sono stata io a parlare. Ma a Grillo basterà?
Annuncia querele e smentisce di essere stata la “gola profonda”, la fonte della procura sul caso polizze, l’ultima grana della sindaca Virginia Raggi. Roberta Lombardi non ci sta a essere processata da Beppe Grillo che, stando alle notizie riportate dal Corriere della Sera, si sarebbe infuriato, convinto che senza le chiacchiere della parlamentare Cinquestelle (la stessa che definì Marra “il virus che ha infettato il movimento) il partito non si troverebbe nei guai. Così è proprio la Lombardi a smentire tutto e a “rassicurare” il capo prima con un telefonata e poi con un post su Facebook.
La smentita della Lombardi: non c’entro
“Non c’è limite alle bufale che ci rifila un certo tipo di stampa. Smentisco pubblicamente e categoricamente quanto riportato in alcune fantasiose ricostruzioni giornalistiche secondo cui sarei stata io a parlare per prima dell’esistenza delle polizze fatte da Salvatore Romeo, di cui una indicava come beneficiaria la sindaca di Roma Raggi”. Le due assicurazioni erano state intestate dal dipendente comunale alla futura sindaca della Capitale nel gennaio del 2016 (una da 30mila euro senza scadenza e una tra 3mila con scadenza nel 2019). Poi nel giugno 2016 Raggi, appena eletta in Campidoglio, aveva promosso Romeo al vertice della sua segreteria politica con tanto di stipendio triplicato: incarico dal quale il funzionario comunale si è dimesso nel dicembre 2016 dopo l’arresto del capo del personale Raffaele Marra. Dopo aver letto i giornali e aver chiamato il leader per giustificarsi, la Lombardi ribatte che è tutto falso, che lei non cerca, si tratta di fake news, bufale, cantonate.
Grillo ha finito la pazienza
Ma è chiaro che la Lombardi, insieme ad altri due o tre parlamentari, è sotto i riflettori della dirigenza pentastellata e in cima alle preoccupazioni di Grillo. Più volte si è parlato di espulsioni imminenti per chi alza la voce e non ci sta a minimizzare le fibrillazioni e il terremoto capitolino. Grillo starebbe meditando di intervenire pesantemente, ben sapendo che non è facile sbarazzarsi di una parlamentare così pesante, che è stata membro del Direttorio e la regista delle kermesse a Cinquestelle. Per ora Grillo avrebbe intenzione di convocare i “chiacchieroni” per lanciare un ultimatum: o evitano con le critiche di alimentare le informazioni «diffamatorie» che arrivano alle Procure e ai giornali, oppure saranno presi provvedimenti definitivi.