Pendolari stangati, Regioni e Trenitalia vicini a un accordo sull’algoritmo
Dopo la stangata sui Frecciarossa, rincarati prima del 30% poi scontati di un terzo da Trenitalia sull’onda delle proposte, arriva una buona notizia sul fronte del maledetto algoritmo “sbagliato” che da dieci anni imponeva ai viaggiatori tariffe maggiorate. Potrebbe arrivare entro la prima metà di marzo una soluzione alla questione, denunciata dalle associazioni dei consumatori, dell’algoritmo sbagliato che ha portato a costi gonfiati degli abbonamenti per le corse su treni regionali che hanno inizio e termine in regioni diverse. Regioni e Trenitalia stanno lavorando per arrivare a correttivi e proprio delle “anomalie tariffarie del trasporto pubblico interregionale su ferro” si discuterà giovedì prossimo nel corso di una riunione della Conferenza delle Regioni.
Pendolari rassicurati, ma non c’è ancora un accordo
“Abbiamo avuto un incontro con Trenitalia. Stiamo lavorando per trovare una soluzione. Giovedì ci sarà un’informativa sullo stato dei lavori – spiega l’assessore campano e coordinatore della Commissione Infrastrutture e Mobilità della Conferenza delle Regioni Fulvio Bonavitacola – Ancora non abbiamo una proposta, ma stiamo lavorando con Trenitalia sui correttivi da apportare. Credo che entro la prima metà di marzo si arriverà a una soluzione”. “In primo luogo”, sottolinea Bonavitacola, si punta a “tutelare i pendolari rispetto all’utenza generalizzata”.
Dieci anni di biglietti maggiorati
Secondo i calcoli fatti da alcune associazioni di consumatori, in base all’algoritmo sbagliato un viaggiatore che, in seconda classe, utilizza il treno fra Torino e Milano sta pagando l’abbonamento mensile di 33 euro più del giusto; l’importo sale a 36 euro per chi si muove fra Ancona e Pescara, mentre peggio va a chi fa il pendolare sulla Milano-Genova perché il suo esborso scorretto sale a 38 euro. Ora, forse, si cambia, ma i risarcimenti per il passato?