Parte Radio Costituente islamica, l’emittente degli integralisti

12 Feb 2017 13:05 - di Augusta Cesari

Prove tecniche di Costituente islamica via radio. Gli islamici duri e puri cavalcano l’etere e le frequenze e puntano  a organizzare un partito. Apprendiamo dal sito web del Giornale che è «on air» da un paio di giorni-  e collegandosi, via internet, si possono già sentire preghiere e canti , Radio Costituente islamica, un’emittente che si annuncia come la voce dei musulmani puri e ortodossi,” quelli che sono già al lavoro per costruire un «partito» dei musulmani italiani, contrapposto non solo ai «pionieri» di un islam laico e ortodosso, ma anche all’Ucoii, la discussa Unione delle comunità islamiche d’Italia da cui arriva Hamza Piccardo, l’animatore della Costituente ormai in rotta con la vecchia organizzazione delle moschee”.

Una radio islamica “ortodossa”

Questa Radio si proporrà come una sorta di Radio Maria di segno islamico? o piuttosto una sorta di Radio Radicale dei seguaci di Maometto? C’è poco da ridere,  il radicalismo islamico pare voglia provarle tutte per imporsi e lo si desume anche dal profilo di Piccardo che è l’animatore del progetto. “Scrittore, traduttore, per due volte appunto dirigente dell’Ucoii, Piccardo è stato fra l’altro portavoce dell’European Muslim Network , presieduto da Tariq Ramadan, scrittore di origini egiziane e nipote del fondatore dei Fratelli musulmani, osannato come una star carismatica dai musulmani di mezzo mondo e approdato in Italia nel giugno scorso, alla vigilia delle elezioni comunali che hanno visto planare in Consiglio comunale di Milano (nella lista del Pd) Sumaya Abdel Qader, ormai ex responsabile cultura del Caim, il coordinamento dei centri islamici milanesi che fino a pochi giorni fa era guidato dal figlio di Hamza, Davide”, ricostruisce il Giornale. Hamza si è dato da fare facendosi promotore della costruzione di moschee in mezzo Ponente ligure. E’ uscito polemicamente dall’Ucoii diviso da un lato tra  moderati  dialoganti e «laici»,  la Coreis di Yahya Pallavicini, e dall’altro lato, appunto, Piccardo, radicale, critico del  Patto nazionale per un islam italiano voluto dal ministro Marco Minniti, che introduce sermoni tradotti in italiano, anagrafe degli imam, recependo proposte del centrodestra. Quando l’Ucoii ha firmato il Patto, Piccardo se ne è andato sbattendo la porta, parlando di  come un accordo al ribasso. Quali saranno le sue pretese  lo vedremo presto. La radio degli islamici radicali è on air…

 

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