“Nazifascista”. Insulti da De Magistris, Salvini querela il sindaco di Napoli
L’11 marzo lo attendono centri sociali, meridionalisti, gente di sinistra; chiunque odi la Lega a Napoli si farà trovare pronto per contestarlo. Ma Matteo Salvini non molla. verrà lo stesso, anzi, annuncia una nuova iniziativa: «Oggi querelerò il sindaco di Napoli, perchè puoi insultarmi una volta, due volte, tre volte, ma il giorno in cui mi dai del nazifascista, del criminale poi ne risponderai in Tribunale», dice il segretario della Lega, Matteo Salvini. «Sarò a Napoli sabato 11 marzo ad incontrare tanti napoletani per bene, non è normale – aggiunge – che un sindaco e dei centri sociali di balordi e delinquenti decidano che Salvini non può mettere piede a Napoli. Ne discutiamo in maniera pacifica in altra sede».
Le offese di De Magistris a Salvini
«Parlare di pulizia di massa o di prendere le persone “strada per strada” evoca comportamenti di natura criminale, oltre che razzista. Le affermazioni di Matteo Salvini sono di evidente impronta nazifascista», aveva detto ieri De Magistris. A Napoli, il prossimo 11 marzo, si terrà una manifestazione di “Noi con Salvini” alla quale dovrebbe partecipare lo stesso leader della Lega: «Faremo una serie di valutazioni in settimana su questa iniziativa, metteremo in campo le iniziative adeguate di fronte alle provocazioni di Salvini. Questo paese non può accettare quel tipo di linguaggio, al di là di come la si voglia pensare sul tema dei migranti, dell’immigrazione, di chi sono le responsabilità di queste tragedie umanitarie. Quel tipo di linguaggio – conclude de Magistris – dovrebbe far vergognare chi pronuncia quelle parole».
Le minacce della consigliera
«Te la diamo noi una lezione, bastardo, ti aspettiamo», aveva tuonato qualche settimana fa la consigliera della lista Insurgencia (legata ai centri sociali di sinistra), Eleonora De Majo, che sostiene in maggioranza il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che aveva annunciato così, su Facebook, la sua intenzione di accogliere Matteo Salvini a Napoli il prossimo 11 marzo. «Mi insulta e mi minaccia, ma non mi fa paura, mi fa pena…», aveva replicato il leader della Lega, confermando il suo appuntamento napoletano.