Milleproroghe, tensione tra FdI e M5S. Rampelli a Sibilia: “Vai a studiare” (video)

23 Feb 2017 15:54 - di Redazione

Tensione alla Camera tra Fratelli d’Italia da una parte e Lega e M5S dall’altra durante la presentazione degli ordini del giorno nel corso dell’esame del Milleproroghe sulla vicenda degli ambulanti. “Avevamo presentato un ordine del giorno, a prima firma Meloni, che prevedeva di valutare l’estromissione del commercio ambulante dalla direttiva Bolkestein, ma la Lega si è messa di traverso facendo saltare tutto”, spiega alle agenzie  il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli. “Già in mattinata- spiega il capogruppo- erano stati presentati analoghi ordini del giorno, tutti respinti dalla maggioranza”. A quel punto c’è un cambio della guardia sui banchi del governo, arriva il sottosegretario al ministero dell’Economia Paola De Micheli, che riferisce di “un’interlocuzione in corso al ministero tra rappresentanti della categoria e governo e che questo avrebbe modificato il quadro”, precisa Rampelli.

Fratelli d’Italia ha colto la palla al balzo e la De Micheli ha dato parere favorevole all’accantonamento, “dimostrando un gesto distensivo e di grande disponibilita'”. A quel punto, secondo Fratelli d’Italia, è saltato il banco. “Attraverso la Saltamarini è  intervenuta la Lega – precisa Rampelli – che si è  lamentata per gli ordini del giorni analoghi, presentati in mattinata, e che avevano ottenuto parere contrario. Idem i Cinquestelle, che hanno proposto di cancellare le votazioni precedenti creando un pasticcio procedurale, invece di approfittare dello spazio che si era aperto e portare a casa il risultato. A noi non interessava la paternità dell’ordine del giorno, ma solo tutelare i 500mila lavoratori ambulanti nel nostro Paese”. 

Morale della favola: «La maggioranza ha visto che l’opposizione era spaccata – prosegue il capogruppo FdI-  è intervenuto Rosato che ha chiesto al governo di dare parere negativo, in modo omogeneo con gli altri ordini del giorno. Mi sono inalberato e ai Cinquestelle ho detto “Andate a studiare, siete degli incapaci”. Sibilia ha fatto finta di non sentire, poi ha risposto “Stai zitto, tu stai qua da 30 anni”. A parte che non è vero, sto qui da molto meno, ma ho proseguito: Per questo devi andare a studiare, ci sono anche i corsi intensivi». Da lì  a poco Sibilia sarebbe stato poi cacciato dall’Aula per aver dato della ‘cretina’ alla Sereni. 

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