L’Etna erutta sempre di più, la lava incandescente scende a valle (video)
Si sta “gradualmente intensificando” l’attività vulcanica dell’Etna, iniziata lo scorso 23 gennaio, tanto che ora il più grande vulcano d’Europa ha generato “una calata lavica”. A riferirlo oggi è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che da ieri ha rilevato una maggiore attività dell’Etna. L’eruzione, stabile, è caratterizzata da fontane di lava, esplosioni e l’emissione di una piccola colata. I fenomeni sono al momento concentrati nella zona sommitale del vulcano attivo più alto d’Europa, e non costituiscono un pericolo né per le cose né per le persone. «Dalle 18.00 (ora locale) di ieri, l’attività stromboliana dell’Etna al nuovo cratere di sud-est (Ncse), iniziata lo scorso 23 gennaio, si è gradualmente intensificata, generando una colata lavica che, dopo aver rapidamente raggiunto la base del cono, si è lentamente diretta verso Sud-Ovest, in direzione di Monte Frumento Supino. Il fronte di quest’ultima è attualmente a circa quota 2.850 metri sul livello del mare” indica l’Ingv che ne sta monitorando l’attività. All’attività stromboliana, spiega l’Ingv, “si associa tuttora una emissione di cenere dal Ncse, che viene dispersa dai venti in direzione dei quadranti orientali. Sugli abitati di Zafferana e Linguaglossa è stata segnalata una modesta ricaduta di cenere”.