La minaccia dei leoncini del Califfato: allerta italiana sui bambini dell’Isis (VIDEO)

27 Feb 2017 13:32 - di Davide Ventola

«I leoncini del Califfato rappresentano un elemento chiave nell’orizzonte strategico dell’organizzazione di al Baghdadi. Nel corso del 2016, in corrispondenza con gli arretramenti territoriali dell’Isis, ha assunto maggior rilievo nella propaganda il ruolo dei bambini quale garanzia di continuità del progetto califfale e della prosecuzione del jihad per la conquista di Damasco, Baghdad, Gerusalemme, Mecca, Dabiq, di Roma e dell’Andalusia». È quanto emerge dalla Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza 2016», presentata a Palazzo Chigi.

Molti minori condizionati dall’Isis

«In questo contesto – sottolinea il rapporto – si inseriscono i numerosi video che ritraggono, ad esempio, giovani seduti tra i banchi di scuola o nei campi di addestramento, ma anche mentre compiono efferate esecuzioni di nemici dell’Islam». «Al di là delle strumentalizzazioni mediatiche, la costante esposizione dei minori a così elevati livelli di violenza, unita al forte condizionamento ideologico subìto nella fase di formazione, concorre a delineare una minaccia di lungo periodo», conclude il testo relativo a minori e jihad.

“Attentati in Italia? I potenziali terroristi sono già qui”

Per quanto riguarda il «rischio di attentati in territorio italiano», i principali profili di criticità continuano «a provenire dalla possibile attivazione di lone wolves e self-starters, ovvero da elementi auto-radicalizzati». Lo ha detto il direttore generale del Dis, prefetto Alessandro Pansa, presentando a Palazzo Chigi la Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza, relativa al 2016. La Relazione, ha spiegato Pansa, «dedica un focus più approfondito alla “Jihad in Europa”, la cui esposizione è testimoniata non solo da attacchi effettivamente verificatisi lo scorso anno, ma anche, ed è un dato che va ricordato, dalle numerose pianificazioni sventate o fallite, oltre che dal crescente numero di segnalazioni di progetti offensivi».

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