“La battaglia di Algeri” di Pontecorvo torna in sala: ma solo per gli studenti
Torna in sala il capolavoro di Gillo Pontecorvo, La battaglia di Algeri, in occasione dei 50 anni dalla vittoria del Leone d’Oro alla Mostra di Venezia del ’66. Il film ottenne anche due nomination all’Oscar. Mercoledì prossimo alle 10, infatti, al Cinema Farnese di Roma sarà proiettata la pellicola per una matinée rivolta ai licei, organizzata da Rete degli Spettatori, associazione nazionale attiva nella promozione del cinema italiano di qualità del presente e del passato, in collaborazione con Surf Film. Gli studenti coinvolti avranno la possibilità di vedere la versione del film restaurata in 4K da Cineteca di Bologna e Istituto Luce Cinecittà, e di dialogare con Picci e Simone Pontecorvo, moglie e figlio di Gillo, e con la professoressa Ivelise Perniola del dipartimento Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università degli Studi Roma Tre, autrice di Gillo Pontecorvo o del cinema necessario, edito da ETS.
La battaglia di Algeri fu proibito sino al 1971
Il film, che è del 1966, è ambientato ad Algeri durante l’omonima battaglia del 1957, dove è stato girato, ed è stato inserito nella lista dei 100 film italiani da salvare. La battaglia di Algeri, che dura 120 muniti. è interpretato da attori non professionisti con l’eccezione di Jean Martin, che interpreta la parte suggestiva del colonnello dei parà francesi Philippe Mathieu. Addirittura qualche inteprete ha veramente combattuto nella resistenza algerina antifrancese. Fino agli anni Ottante nelle scuole militari argentine e statunitensi si proiettava il film di Pontecorvo per imparare le tecniche antisovversive dei parà. L’Algeria, come è noto, ottenne l’indipendenza nel 1962, ma il film di Pontecorvo fu proibito in Francia fino al 1971.