Indagato Tito, il sindaco Pd di Meta di Sorrento sponsorizzato da Schettino
Lo aveva sponsorizzato addirittura l’ex-comandante della Costa Concordia naufragata al Giglio, Francesco Schettino. E ora il sindaco Pd di Meta di Sorrento, Giuseppe Tito, che, a sua volta, aveva definito Schettino «un eroe» che «ha salvato centinaia di vite», è indagato dalla Procura di Torre Annunziata insieme al Comandante della Polizia municipale, Rocco Borrelli, e a 4 imprenditori della Penisola Sorrentina con le accuse, a vario titolo, di peculato, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio, turbativa d’asta, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, appropriazione indebita ed emissione di false fatture.
Nei confronti di Tito, indagato per fatti che risalgono al 2012 quando ricopriva la carica di assessore nella giunta di Paolo Trapani attuale segretario cittadino del Pd, la guardia di Finanza di Massa Lubrense ha eseguito un sequestro preventivo finalizzato alla confisca di 15mila euro.
Oltre all’esecuzione del sequestro, i militari delle Fiamme Gialle hanno notificato al sindaco, al comandante della Polizia municipale, a due funzionari del Comune di Meta e a 4 imprenditori dell’area della penisola sorrentina e stabiese l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per una sfilza di reati molto gravi.
Erano stati il Fatto Quotidiano e il blog Politica in Penisola del giornalista Vincenzo Califano a svelare che l’ex-comandante della Costa Concordia naufragata al Giglio si era presentato all’incontro elettorale dell’allora candidato sindaco del Pd di Meta di Sorrento, Giuseppe Tito, per sponsorizzarlo. Schettino aveva avuto parole di elogio per il candidato dem. Che, a sua volta, aveva restituito la cortesia.
«L’entusiasmo di Tito è contagioso, mette di buon umore, è indice di vitalità – aveva esultato Schettino alla presenza del candidato dem ma anche del viceministro all’interno Filippo Bubbico e dell’onorevole Massimo Paolucci candidato alle elezioni Europee per il Pd – sono sicuro che si possa assistere a un miglioramento della qualità della vita e dei servizi offerti, una meta da raggiungere per la nostra Meta qualora gli sia data la fiducia di poter realizzare la sua missione di primo cittadino al servizio degli altri».
«Siamo vicini di casa, ci lega una stima reciproca», aveva replicato con orgoglio il candidato dem Giuseppe Tito. Che poi aveva annunciato: «se vinco, il premier Renzi sarà qui a Meta per starci al fianco nel rilancio della nostra cittadina. Mi confronto con i problemi ogni giorno e oggi raccolgo i frutti di un lavoro costante al servizio della mia comunità».
Oggi l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per una sfilza di reati.