Il lupo perde il pelo ma non il vizio: ecco il video dei raid “pericolosi”
«Ciascuno faccia la sua parte, a cominciare dalle Regioni. Invece avverto già una sottile aria di rinvio»: il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti in un’intervista a Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione, sul piano di gestione e conservazione del lupo in Italia, che in realtà prevede l’abbattimento degli esemplari in esubero e pericolosi. Il ministero, spiega Galletti, “ha fatto un lavoro molto serio, di 57 pagine, redatto con l’Istituto per la protezione animale e con l’Unione zoologica italiana. Vi hanno collaborato 69 esperti e 11 associazioni, da Coldiretti a Legambiente, da Federparchi all’Enpa”. Oggi, spiega il ministro, «ci sono in Italia più di 1500 lupi, 250-300 ogni anno bracconati, secondo voi è aperta la caccia al lupo o la apro io? Se noi non interveniamo per diminuire la pressione sui territori, i bracconieri continueranno ad ammazzarli». In questo testo “c’è un nucleo anti – bracconaggio con i carabinieri forestali e le polizie provinciali, cani anti veleni contro i bocconi avvelenati, altre azioni di prevenzione per gli allevatori per proteggersi ed evitare che il lupo mangi le bestie”.
Ecco le immagini della discesa a valle dei lupi e della caccia da parte della Forestale