I vescovi all’attacco dei manifesti contro Papa Francesco: solo volgarità
I manifesti contro il Papa affissi per le vice del centro di Roma continuano a far parlare. Dopo la rimozione, l’Avvenire ospita un documento dei vescovi (firmato dalla presidente della Cei) che da una parte auspica il silenzio, dall’altra solidarizza, come è naturale, con papa Francesco oggetto di offese e ingiurie. In realtà nei manifesti appariva il pontefice con un volto rabbuiato e la frase “A France’, hai commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti, decapitato l’Ordine di Malta e i Francescani dell’Immacolata, ignorato Cardinali… ma n’do sta la tua misericordia?”. Un attacco in romanesco alla scarsa misericordia papale
La Cei contro i manifesti con il Papa
«A fronte di chi nello scorso fine settimana ha affisso in varie zone di Roma manifesti anonimi di contestazione a Papa Francesco e al suo operato, la risposta migliore sarebbe probabilmente il silenzio. Nel contempo – si legge nel documento – è difficile anche non reagire alla denigrazione del successore di Pietro, colpito in maniera volgare nella forma come nei contenuti. Per questo, come presidenza della Cei, non soltanto rinnoviamo al Santo Padre la comunione e l’affetto delle nostre chiese, ma affermiamo con forza la stima e la gratitudine per il servizio che sta assicurando alla Chiesa universale». In particolare, aggiunge la nota della Cei: «Appoggiamo l’impegno con il quale sta sostenendo il cammino di riforma della Chiesa per renderla, secondo le sue stesse parole, sempre più conforme al Vangelo e ai segni del nostro tempo. Con questa comunanza di spirito, gli assicuriamo la preghiera e la vicinanza di tutte le nostre comunità ecclesiali». Dalla comparsa dei manifesti è scattata la ricerca del “colpevole”. Da molti individuato nelle “correnti” di l’area conservatrice del collegio cardinalizio, che non apprezzano l’eccesso di laicismo di papa Francesco e le sue riforme.