Furbetti del cartellino addio? Il Belgio lancia il microchip al posto del badge
Entra subito nel vivo la scure autorizzata dal ministro Madia che ha introdotto una nuova forma di licenziamento disciplinare in caso di falsa attestazione dell presenza in servizio: l’ultimo furbetto del cartellino è di Treviso e per lui, stavolta, non c’è stato scampo. Come molti altri predecessori saliti ai disonori della cronaca, anche lui era solito fare altro e trovarsi altrove durante l’orario di lavoro: per lo più in palestra o a casa.
Furbetti del cartellino addio: arriva il microchip al posto del badge
Così, una volta smascherato, il dipendente è stato subito sospeso dal servizio dal Dirigente del Settore Risorse Umane, titolare dell’ufficio disciplinare e attivato per lui il ricorso al decreto minitseriale che prevede l’obbligo di procedere all’immediata sospensione cautelare dal servizio del dipendente e fissa in trenta giorni, dalla ricezione della contestazione dell’addebito, il termine per la conclusione del procedimento disciplinare. Il dipendente in questione, peraltro, recidivo perché già sospeso in passato dall’attività lavorativa per ben sei mesi, è stato seguito, come richiesto dal primo cittadino, dagli agenti della polizia locale per diversi mesi a partire dall’estate del 2016. E allora, in otto occasioni su dieci, si è potuto accertare come il dipendente durante l’orario di lavoro si recasse in palestra o, più frequentemente, presso la propria abitazione. Insieme alla denuncia per truffa l’uomo, che rischia ora il licenziamento, è stato denunciato anche alla Corte dei Conti per danno all’immagine.
Impiantato sotto il dito, è in fase di sperimentazione in Belgio
Se fosse stato in Belgio, il dipendente finito all’indice non avrebbe potuto destreggiarsi più di tanto tra fughe in palestra e ritorni a casa: a Bruxelles, infatti, i furbetti del cartellino sono ormai con le spalle al muro, da quando 8 dipendenti di una società hanno accettato di farsi impiantare un chip elettronico nel dito che, negando la possibilità di bedgiare “in assenza” – ossia grazie a complici conniventi – impedisce il proliferare del fenomeno assenteista. Il microchip in grado di azzerare furbetti e complici, ha le dimensioni di un chicco di riso e può essere comodamente inserito nella mano. Certo, tutto il mondo è paese e, dunque, anche in Belgio la proposta sperimentata su 8 coraggiosi lavoratori non ha incontrato un’entusiastica disponibilita di massa. Ma almeno ci si comincia ad atterezzare: e chissà che in un prossimo futuro possa davvero essere evitato a priori – e non sanzionato in seconda battuta – che medici, dipendenti pubblici e vigili urbani spariscano per ore per andare in sala giochi, a fare la spoesa, a prendere i figli a scuola…