“E’ solo febbre”: esce dall’ospedale e muore. Venti “avvisi” a Trapani

17 Feb 2017 12:13 - di Robert Perdicchi

Problemi polmonari, gli avevano detto, solo un po’ di febbre, lo avevano tranquillizzato. Lui se n’è andato e poco dopo è morto. Per quel presunto caso di malasanità, vicino Trapani, oggi sono scattati venti avvisi di garanzia, anche se l’Asl competente ha precisato ufficialmente che “il paziente non è stato dimesso dal pronto soccorso ed è tornato a casa, ma è stato ricoverato al reparto di Medicina, dove è deceduto due giorni dopo”. Sulla vicenda di T.G., 49 anni, verificatasi all’ospedale di Castelvetrano, nel Trapanese, è stata aperta un’indagine e sono stati notificati 20 avvisi di garanzia ad altrettanti sanitari, tra medici e infermieri, del nosocomio. Il reato ipotizzato dalla procura di Marsala è omicidio colposo.

Il paziente sta bene ma è morto

Nei giorni scorsi era emersa una ricostruzione dei fatti in base alla quale la morte del paziente era avvenuta nella notte tra il 7 e l’8 febbraio scorsi, qualche ora dopo essere stato dimesso dal Pronto soccorso del nosocomio castelvetranese, dove gli sarebbero stati diagnosticati dei semolici problemi ai polmoni. Sulla vicenda la direzione strategica aziendale dell’Asp di Trapani ha chiesto una relazione al primario del reparto di Chirurgia e accettazione d’urgenza del nosocomio, Domenico Ferrara.

Una febbre non sospetta?

In base alla ricostruzione fornita dall’ospedale il paziente era stato visitato al pronto soccorso già il 23 e il 24 dicembre del 2016. Dopo 38 giorni, l’1 febbraio scorso si è recato nuovamente al Pronto soccorso del Vittorio Emanuele di Castelvetrano e dimesso con la diagnosi di “febbre”, Il 5 febbraio T.G. è ancora una volta tornato in ospedale e dopo essere rimasto in osservazione per circa 30 ore al Pronto soccorso è stato ricoverato nel reparto di Medicina il 7 febbraio alle 2.57 con la diagnosi di ‘addensamenti polmonari bilaterali’. “Durante il ricovero sono state eseguite altre consulenze ed esami diagnostici” spiegano dall’Asp. Il decesso è avvenuto nel reparto di Medicina il 9 febbraio all’1.45 per “arresto  cardiorespiratorio in paziente con broncopolmonite bilaterale e insufficienza respiratoria”. Quanto basta per far scattare un’inchiesta e la raffica di avvisi di garanzia.

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